Innovazione
Drone-Tech, il progetto che trova rifiuti e discariche illegali
Di Daniele Bernardi
Tra le due vincitrici del Bando Industriale 2022 c’è Drone-Tech. Il Bando, frutto di una cooperazione tra l’Italia e Israele, premia di anno in anno aziende ed enti di ricerca innovativi, proponenti un progetto in una delle seguenti aeree: medicina e salute, agricoltura, informatica e ricerca, ambiente, energia, tecnologie dell’informazione, cybersecurity, spazio e qualunque altro settore di reciproco interesse.
Quest’anno, a spuntarla è stato appunto il progetto Drone-Tech, risultato di una partnership tra il Distretto tecnologico aerospaziale (DTA), l’Università di Bari e due aziende israeliane, High Lander Aviation e Sightec. Il progetto consiste nell’utilizzo di droni e sistemi di intelligenza artificiale per individuare rifiuti illegali e discariche abusive in aree urbane e nelle periferie.
Questo lavoro normalmente viene svolto da persone fisiche, a piedi o mediante l’utilizzo di aerei. Si tratta di un sistema incredibilmente costoso e faticoso, che spesso porta a scarsi risultati in termini di efficienza. I droni, invece, sono molto più rapidi, tendenzialmente richiedono costi inferiori e sono in grado di coprire aree molto più ampie. Analogamente, anche l’Intelligenza artificiale, impiegata nell’analisi dei contenuti delle immagini, è molto più efficace ed efficiente rispetto ai metodi tradizionali.
Ai finanziamenti, seguirà ora una fase di sperimentazione per verificare le condizioni di volo del drone: si tratta di voli di tipo Bvlos, ovvero Beyond Visual Line of Sight (Dietro la linea visiva). Ma il cammino che ha condotto questo progetto a vincere il bando è stato molto lungo. Drone-Tech è frutto dello sviluppo del Drone Living Lab di Bari. Le prime dimostrazioni, infatti, dell’efficacia dei droni nel settore erano già state effettuate alla Fiera del Levante durante l’evento del Drone Beyond, con ottimi risultati.
Inoltre, il DTA e il Comune di Bari hanno avviato, già un anno fa, una cooperazione con il programma Israelian National Drone Iniziative, una partnership per promuovere l’integrazione dei droni delle smart cities.
Israele, d’altro canto, è un paese molto avanzato nel mercato dei droni. Tanto che, in merito alla guerra in Ucraina si è iniziato a parlare di “guerra dei droni”: uno scontro, non tra le forze del presidente Zelensky e i militari russi, ma tra i droni prodotti dall’Iran che assistono questi ultimi e i droni prodotti da TelAviv, in soccorso invece dei soldati ucraini. Tra i due, i secondi si stanno dimostrando di gran lunga i più efficaci. Ma, ovviamente, quello militare non è il solo ambito in cui i droni israeliani eccellono.
In merito alla vittoria del bando, il Presidente del DTA, Giuseppe Acierno, ha affermato: “Il consolidamento della nostra collaborazione con i partners israeliani ci aiuta a stare vicino ai livelli più alti di innovazione e ci permette di rafforzare collaborazioni con un Paese che rappresenta l’eccellenza mondiale nel campo dei droni. Siamo al contempo contenti dell’essere stati ritenuti idonei al programma di cooperazione industriale Italo-Israeliano sostenuto dal ministero degli Esteri”.
Il problema delle discariche abusive è particolarmente rilevante in Puglia. Stando a quanto rilasciato dall’Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare, la regione del Sud Italia è al primo posto per numero di discariche abusive, con un mercato di rifiuti illegali che vale oltre 21 miliardi di euro alle agromafie.
Iniziative come Drone-Tech, dunque, non sono affatto da sottovalutare, esse possono incidere particolarmente sulla nostra vita e dimostrarsi un’arma importante contro chi lucra sopra la salute nostra e dell’ambiente.