Innovazione
Arancino.IA, la scheda elettronica che viene dalla Sicilia
Di Daniele Bernardi
Arancino è una scheda elettronica prodotta da SmartMe. Fin qui tutto normale se non fosse per due elementi: il primo è che non si tratta di una qualsiasi scheda elettronica ma di un complesso e innovativo sistema di Intelligenza artificiale che simula il funzionamento del nostro cervello; il secondo? Si tratta, come suggerisce il nome, di un’impresa di Messina.
La presentazione di Arancino è avvenuta durante la decima edizione di Maker Faire Rome 2022, evento che si è tenuto nella Capitale tra il 7 e il 9 ottobre.
Non si tratta ad ogni modo di una normale scheda elettronica. Come si può leggere sul sito dell’azienda, Arancino “È una scheda elettronica di sviluppo composta da due parti principali: un microprocessore montato su modulo (SoM) ed un microcontrollore. Il microcontrollore gestisce i dati provenienti dai sensori (o inviati agli attuatori) connessi ai due arancino connector e li memorizza nella memoria condivisa. Il microprocessore preleva i dati dalla memoria condivisa e li elabora localmente o li trasmette in remoto”.
Spieghiamo meglio. La scheda, come detto in precedenza, simula il funzionamento del cervello umano. Il nostro cervello è suddiviso in due emisferi: l’emisfero destro e quello sinistro. L’emisfero destro si occupa del riconoscimento delle immagini e dello spazio circostante, quello sinistro invece gestisce la funzione di calcolo. Arancino è suddiviso esattamente in questo modo, dove le stesse funzioni vengono svolte rispettivamente, appunto, da un microprocessore e un microcontrollore, permettendo ora all’una ora all’altra parte di prendere il controllo. Il tutto viene poi coordinato da un terzo elemento: la memoria condivisa che permette ai due “emisferi” di comunicare tra loro.
Il nome, oltre un chiaro riferimento alla terra di provenienza, è anche un omaggio ad Arduino, celebre sistema hardware e software da cui, spiega Angelo Zaia, lui e gli altri sviluppatori hanno appreso ciò che sanno e a cui si sono ispirati per la realizzazione del proprio prodotto.
Arancino potrà essere connesso ad altri dispositivi, mediante rete Wi-fi, Bluetooth o rete dati cellulare, e fungere da sistema di monitoraggio per analizzarne il funzionamento e fornire dati. Sarà inoltre possibile mettere in comunicazione tra loro gli stessi Arancini, questa volta anche a distanza: sarà infatti messo a disposizione uno spazio cloud a cui tutte le IA saranno automaticamente connesse.
Perché? È sempre Zaia a dircelo: «Si pensi a sistemi complessi come gli ambienti industriali, all’interno dei quali una serie di Arancini connessi tra loro sono in grado di informatizzare tutti i processi facendo comunicare tra loro operatori e macchine e mantenendo lo stato di salute del sistema in un’ottica di centralità del fattore umano, di sostenibilità e di manutenzione predittiva».
Flotte di mezzi aziendali, infrastrutture… le applicazioni di questa tecnologia sono infinite, dal monitoraggio alla prevenzione. Una felice rivincita del Sud Italia che passo dopo passo sta dimostrando il proprio valore e il proprio ruolo nel progettare il futuro del nostro paese.