Nella giornata di ieri, mercoledì 29, la Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni della Camera ha proseguito l’indagine conoscitiva sulle nuove tecnologie delle telecomunicazioni, approfondendo in particolare i temi del 5G e della gestione dei big data. In particolare, nella giornata di ieri è stata audita la nuova Direttrice Generale dell’Agenzia per l’Italia digitale, Teresa Alvaro. Nella sua relazione, Teresa Alvaro ha approfondito alcuni aspetti legati per lo più alla tecnologia 5G; per farlo è partita dai dati, indicando che entro il 2020 il mondo passerà ad avere circa 21 miliardi di dispositivi attivi e connessi alla rete, contro i 6,5 miliardi attuali. Un bel balzo in avanti, quindi, che tra l’altro si concretizzerà nel giro di pochi mesi e che darà vita ad un vero e proprio ecosistema digitale.
Considerata questa premessa, la tecnologia 5G appare uno strumento fondamentale, senza il quale non può avvenire quanto prospettato dalle varie stime. Secondo il Direttore Alvaro, però il 5G – insieme ai big data e agli open data – deve essere governato e la base di partenza e, allo stesso tempo, variabile principale, sono i dati. La pubblica amministrazione italiana dispone di un grande patrimonio di dati, che forse non è sufficientemente valorizzato e quindi immediatamente utilizzabile; per tale ragione, secondo il Direttore, è necessario lavorare – attraverso l’operato di AGID – a sviluppare un utilizzo massivo e di qualità dei dati che si hanno a disposizione come patrimonio pubblico. In questo senso, con il 5G si potrà applicare il principio del ‘cloud first’, al fine di facilitare una condivisione dei dati, sempre naturalmente nel rispetto rigoroso della sicurezza, della privacy e dei servizi offerti.
Inoltre, il Direttore ha affermato che un altro obiettivo è quello di porre al centro della digitalizzazione della PA gli utenti, cioè le imprese e i cittadini. Ponendo l’accento sugli utenti quindi sarà possibile semplificazione e reingegnerizzare i processi, applicando un altro principio cardine e cioè quello del ‘once only’. In relazione alla blockchain, Teresa Alvaro si è espressa positivamente, affermato che è possibile utilizzare tale tecnologia anche nell’ambito della Pubblica Amministrazione. Tuttavia il tema della blockchain porta con sé anche una serie di nodi non ancora sciolti, per i quali è stato costituito un gruppo di lavoro nell’ambito di AGID, che ha l’obiettivo di studiare e analizzare tutte le implicazioni di tale tecnologia dal punto di vista giuridico in materia di tutela dei dati personali e di sicurezza.
Infine, il Direttore ha lanciato una soluzione per non avere il 5G solo nelle aree del Paese ad alta redditività ma anche in tutte quelle cd. ‘ a fallimento di mercato’. A tal riguardo, in qualità di rappresentante di AGID, Teresa Alvaro ha suggerito che un primo passo potrebbe essere quello di influenzare le politiche di sviluppo europee al fine di garantire un livello di attenzione adeguato allo sviluppo del 5G su tutto il territorio nazionale.
Fabiana Nacci