Economia
Il viceministro Laura Castelli in audizione: “Su MPS aperta anche una data room per interlocutori interessati”
Di Vanessa Gloria
Un nodo ancora da sciogliere. E’ il destino del Monte dei Paschi di Siena, sui cui oggi è stata audita la Viceministro dell’Economia e delle Finanze, Laura Castelli, dalla Commissione d’inchiesta sul sistema bancario e finanziario.
La Presidente di Commissione, Carla Ruocco (M5S) apre l’audizione ponendo al centro del dibattito il previsto, imminente aumento di capitale per l’Istituto più antico del mondo. Anche al centro di eventuali interlocuzioni con altri soggetti bancari, in vista di una possibile fusione con cessione (parziale?) delle filiali sul territorio.
Non solo. Oggetto di dibattito anche le intenzioni del Mef circa la possibile proroga del termine stabilito per le operazioni di aggregazione aziendale perfezionate nel 2021 e il possibile incremento dell’incentivo netto per il potenziale acquirente, le eventuali interlocuzioni con la Digicomp per posticipare il termine per la dismissione della partecipazione da parte del Mef e le valutazioni del Mef stesso sulle motivazioni della sentenza relativa al processo Mps.
In una prospettiva di aggregazione col “Monte” si sta operando nella ricerca di un partner industriale. Castelli spiega che a tale fine “sono stati nominati advisor incaricati di cercare un operatore interessato. E, formalizzando al mercato l’interesse per una nuova operazione, la banca ha aperto un data room. Ad oggi risulta averne richiesto l’accesso soltanto il Fondo Apollo”.
Il Mef sta anche parlando con la Commissione europea, che attende di sapere se si possa concretizzare l’ipotesi di aggregazione di Mps con altre operazioni per valutare le proposte di revisione degli impegni che Monte dei Paschi ha presentato nel piano industriale.
Castelli specifica che la Commissione Ue, nei dialoghi intercorsi con la banca, “non si è ancora espressa sul contenuto del nuovo piano. Un’eventuale decisione potrà presumibilmente arrivare solo dopo che si definisca la questione degli assetti futuri”. Ad ogni modo è stato rappresentato che “l’eventuale assenso al nuovo piano” sarebbe subordinato a “ulteriori misure di compensazione da definire con la stessa commissione Ue”.
Concluso l’intervento della Castelli che ha ripercorso le principali tappe dell’ingresso dello Stato nel Monte Paschi di Siena, il dialogo con la Ue sul piano industriale e lo stato dell’arte nella ricerca del partner industriale, la stessa Viceministro ha chiesto e ottenuo che si secretasse il resto dell’audizione, dedicata allo spazio per le domande dei parlamentari.