In Parlamento
Stati Generali Rai, obiettivo superare la Legge Renzi
Di Giuliana Mastri
Portare la Rai nel futuro. reggendo l’urto della digitalizzazione e rivedendo il suo assetto. Soprattutto, arrivare a una Rai non ostaggio dei partiti. Se la due giorni di Stati Generali, svolti al Senato, siano effettivamente serviti a trovare la la quadra, lo vedremo.
Secondo la Presidente della Commissione di Vigilanza Rai, Barbara Floridia (M5S), è «urgente una riforma del sistema del Servizio pubblico. Sono state già incardinate nell’ottava Commissione del Senato tutte le proposte di riforma. Si dice sempre che è necessario liberare la Rai dai partiti, certamente almeno liberarla dall’esecutivo di turno e accendere un faro sul Servizio pubblico che – ha rimarcato Floridia – è un bene comune, dobbiamo preservarlo e fare in mondo che siano garantite risorse certe e stabili e che venga ridefinito il concetto di servizio pubblico nell’ecosistema digitale». Per Floridia gli Stati Generali permettono di «confrontare la situazione italiana con quella dei servizi pubblici degli altri paesi europei». Obiettivo è permettere ai partiti di trovare una quadra e superare la Legge Renzi del 2015.
Perentorio il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che in un messaggio sul futuro della Rai ha raccomandato «originalità, professionalità, innovazione, pluralismo e non spartizione».
Per quanto riguarda la pianificazione economica, l’Ad dell’azienda pubblica Giampaolo Rossi è stato chiaro: «La Rai si trova così ad essere un’azienda che opera in un mercato, quello italiano, sempre più aggressivo e in rapida trasformazione, nel quale molti operatori globali sono entrati con volumi d’investimento notevoli e spesso senza vincoli. E si trova costretta a farlo non solo con molte meno risorse rispetto al passato ma anche vincolata ad una complessità normativa e burocratica che rende sempre più difficile svolgere il proprio ruolo di sostegno all’industria italiana».