In Parlamento

Made in Italy e Innovazione, nasce l’Intergruppo parlamentare

06
Dicembre 2023
Di Giampiero Cinelli

Il Made in Italy come identità e colonna portante, che in un mondo globalizzato e sempre più competitivo va inteso anche in prospettiva, da mandare avanti politicamente definendo strategie, bisogni specifici e percorsi di ammodernamento. Per questo è nato al Senato, su iniziativa del senatore di Fratelli D’Italia Bartolomeo Amidei (membro IX Commissione “Industria, commercio, turismo, agricoltura e
produzione agroalimentare”) l’Intergruppo parlamentare “Made in Italy e Innovazione“. Il gruppo, che ha già al suo interno una quarantina di onorevoli, è stato presentato oggi nella Sala di Santa Maria in Aquiro a Palazzo Madama.

L’organo servirà a un confronto aperto specialmente con i settori moda, design, agroalimentare e salute, raccogliendone le istanze. Si costruirà un laboratorio di dialogo fra istituzioni e portatori di interesse, nell’ambito del made in Italy, con il fine di elaborare elementi conoscitivi, istanze degli stakeholder, temi problematici e fare proposte per lo sviluppo, la tutela e la valorizzazione dei nostri prodotti.

Bartolomeo Amidei ha ricordato che «Produrre in Italia è diventato un valore aggiunto anche per aziende estere che vengono qui scegliendo talvolta di sostenere costi di produzione maggiori. Con il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso – ha continuato Amidei – il Made in Italy ora fa parte della quotidianità politica e del futuro del Paese. Non è solo pensare all’immagine e al marketing del prodotto, ma alla sua storia sociale e culturale legata alla biodiversità e alla diversità. Se ci pensate non c’è luogo in Italia che non sia bello. Dobbiamo farci guidare dalla bellezza del paesaggio, del cibo, dall’enogastronomia, dalla moda. Il Ministero ne ha preso consapevolezza e bisogna far sì che questo patrimonio non sia lasciato a se stesso, anzi venga sfruttato e messo nella logica giusta per essere il miglior brand del mondo». La fiducia del senatore è data dal fatto che «il nostro export nel 2022 ha superato i 600 miliardi». Ecco perché la promozione del Made in Italy deve passare dal «working progress al working process. Questo è il senso dell’Intergruppo e del coinvolgimento delle istituzioni».

L’evento di oggi è stato una prima occasione di confronto grazie all’intervento di relatori afferenti ai settori menzionati prima e di giornalisti specializzati, che seguono l’andamento dei settori di mercato in cui il Made in Italy gioca un ruolo fondamentale. I rappresentanti hanno esposto i loro principali problemi per il futuro prossimo e le loro proposte.

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