In Parlamento

Habemus Cortem, la Camera elegge i quattro giudici della Consulta

14
Febbraio 2025
Di Giuliana Mastri

Dopo un lungo stallo, il Parlamento ha finalmente trovato un’intesa bipartisan per l’elezione di quattro nuovi giudici della Corte Costituzionale. La Consulta è ora al competo è potrà operare non appena, nei prossimi giorni, i nominati giureranno davanti a Mattarella. Il voto ha premiato Massimo Luciani, professore emerito di Diritto pubblico alla Sapienza di Roma, che ha ottenuto 505 voti grazie al sostegno delle opposizioni e del Partito Democratico; Roberto Cassinelli, avvocato ed ex parlamentare, eletto con 503 voti come esponente di Forza Italia; Maria Alessandra Sandulli, docente di Diritto amministrativo a Roma Tre, con 502 voti, figura su cui si è consolidato un consenso trasversale; e Francesco Saverio Marini, giurista e consigliere di Palazzo Chigi, che con 500 voti rappresenta l’area di Fratelli d’Italia.

Hanno ottenuto preferenze anche Francesco Paolo Sisto, viceministro alla Giustizia di Forza Italia (4 voti) e il senatore azzurro Pierantonio Zanettin (5 voti), inizialmente tra i candidati più accreditati prima che il governo decidesse di non eleggere parlamentari in carica.

L’accordo è stato il risultato di una trattativa travagliata, caratterizzata da tensioni, veti incrociati e ben 14 fumate nere prima di riuscire a sostituire Silvana Sciarra, il cui mandato era scaduto da oltre un anno. A queste si sono aggiunte altre quattro votazioni fallite per individuare i successori di Augusto Barbera, Franco Modugno e Giulio Prosperetti, i cui incarichi si sono conclusi lo scorso dicembre. Il Quirinale ha seguito da vicino l’evolversi della situazione, con il Presidente Mattarella che aveva sollecitato il ripristino del plenum della Consulta.

L’elezione si è concretizzata grazie agli ultimi scambi tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein, culminati in una telefonata considerata decisiva per la scelta di Sandulli. Inizialmente, era stato valutato il nome di Gabriella Palmieri Sandulli, avvocata generale dello Stato, ma alla fine si è optato per Alessandra Sandulli, figlia del giurista Aldo Mazzini Sandulli. Anche Francesco Saverio Marini condivide un destino simile, essendo figlio di Annibale Marini, ex presidente della Corte Costituzionale.

La premier Meloni ha espresso soddisfazione per il risultato, sottolineando il valore dell’accordo raggiunto tra le forze politiche. Anche la segretaria del Pd Schlein ha evidenziato la compattezza con cui maggioranza e opposizioni hanno portato avanti l’intesa. Antonio Tajani ha definito l’elezione “un segnale positivo per la democrazia”, mentre esponenti dell’opposizione, come Angelo Bonelli, hanno lamentato il ritardo della maggioranza nel raggiungere un compromesso.

Nonostante il buon esito della votazione, permangono divergenze tra le forze politiche, come evidenziato dalla capogruppo dem Chiara Braga, che ha ribadito la necessità di un confronto istituzionale senza rinunciare alle posizioni di scontro politico. Fratelli d’Italia, invece, ha rivendicato la responsabilità dimostrata dal centrodestra, mentre Giuseppe Conte ha sottolineato come le opposizioni abbiano avuto fin dall’inizio un piano più chiaro rispetto alla maggioranza.

I profili dei nuovi giudici

Francesco Saverio Marini, nato a Roma nel 1973, è un costituzionalista vicino a Fratelli d’Italia e ha collaborato con il governo come consigliere giuridico. Docente all’Università di Tor Vergata, è ritenuto uno dei principali artefici della riforma sul premierato e ha alle spalle una lunga carriera istituzionale, con ruoli di rilievo presso la Presidenza del Consiglio e l’Autorità Antitrust.

Roberto Cassinelli, genovese, classe 1954, è un avvocato con una lunga esperienza parlamentare in Forza Italia. Ha fatto parte delle Commissioni Giustizia e Affari Costituzionali e si è distinto per il suo impegno sulle tematiche legate alla giustizia, alle professioni legali e alla regolamentazione delle nuove tecnologie. Nel 2017 è stato proclamato senatore dopo le dimissioni di Augusto Minzolini.

Massimo Luciani, nato nel 1952, è un accademico di spicco nel panorama giuridico italiano, indicato dal Partito Democratico. Professore alla Sapienza e membro dell’Accademia dei Lincei, è stato presidente dell’Associazione Italiana dei Costituzionalisti e ha svolto incarichi presso la Corte Costituzionale e varie università italiane.

Maria Alessandra Sandulli, nata nel 1956, è una giurista specializzata in diritto amministrativo. Professoressa a Roma Tre e avvocata cassazionista, ha un lungo curriculum accademico e professionale che la vede esperta in diritto pubblico e concorrenza. Il suo nome è stato oggetto di discussione già nel 2014, quando Matteo Renzi la propose come giudice costituzionale.

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