In Parlamento

Dl Anticipi, ok della Camera. Novità su fisco, scuola e pensioni

13
Dicembre 2023
Di Giuliana Mastri

Con 199 favorevoli e 116 contrari la Camera ha approvato il decreto legge sul fisco, detto Dl Anticipi, su cui il governo aveva posto ieri la questione di fiducia. Il provvedimento quindi è passato senza modifiche rispetto a come era giunto dopo il voto del Senato, che dovrà dare il semaforo verde definitivo domani. Il decreto deve infatti essere convertito in legge entro il 17 dicembre. Nel testo numerose misure dedicate agli enti territoriali, all’istruzione, ai privati e ad esigenze indifferibili.

Le novità in ambito tributario

A Palazzo Madama era stata concretizzata la proroga dei termini per i pagamenti delle rate della rottamazione quater dal 30 novembre al 18 dicembre 2023. Mentre riguardo ai versamenti Iva, le persone fisiche titolari di partita Iva, che nel periodo d’imposta precedente dichiarano ricavi o compensi di ammontare non superiore a 170.000 euro, potranno versare il secondo acconto delle imposte sui redditi, con esclusione dei contributi previdenziali, entro il 16 gennaio dell’anno successivo a quello di riferimento, senza interessi. Il versamento potrà essere dilazionato fino a 5 rate mensili, da gennaio a maggio, con scadenza il giorno 16 di ogni mese, con applicazione, in tal caso, degli interessi, a partire dalla seconda rata. Per le farmacie, invece, c’è il rinvio per la fatturazione elettronica. Inclusi anche i negozi di ottica e di prodotti sanitari.

Pensioni

In via eccezionale, il conguaglio per il calcolo della perequazione delle pensioni sarà anticipato, così da sostenere il potere d’acquisto.

Affitti brevi

Ecco il codice antievasione per gli affitti brevi, con tanto di sanzione per chi non rispetta la legge. Chiunque affitti un immobile o una porzione di esso per breve periodo o per finalità turistiche è tenuto ad esporre il Cin, il codice identificativo nazionale, all’estremo dello stabile.

Scuola

Per il settore dell’istruzione, in vista del rinnovo dei contratti pubblici, il Dl Anticipi ha disposto l’indennità di vacanza contrattuale (IVC) attribuita al personale a tempo indeterminato dipendente dello Stato, con incremento nel mese di dicembre di un importo pari a 6,7 volte il relativo valore annuale attualmente erogato.

L’incremento viene attribuito a valere sul 2024. Conseguentemente, configurandosi come anticipazione, andrà poi scontato (nel 2024) dall’erogazione della medesima indennità o dagli aumenti a regime che vi saranno con i rinnovi contrattuali. L’anticipo non rileva ai fini dell’attribuzione dell’esonero parziale dei contributi previdenziali a carico dei lavoratori dipendenti previsto dalla normativa vigente. Le università e gli enti di ricerca possono erogare al proprio personale dipendente a tempo indeterminato tale incremento con oneri a carico dei propri bilanci.

Approvato poi un emendamento che prevede che possano essere messi a carico del PNRR gli incarichi temporanei del personale tecnico e amministrativo già attività per l’anno scolastico 2023/24 sia per il Pnrr che per Agenda sud. Tali contratti sono conferiti per singoli anni scolastici previa comunicazione al Ministero dell’istruzione e cessano entro e non oltre il 30 giugno 2026. Le istituzioni scolastiche sono autorizzate a porre a carico del PNRR esclusivamente le spese per il personale effettivamente impegnato nella realizzazione dei relativi interventi nel limite complessivo di 60 milioni di euro annui per ciascuno degli esercizi 2024, 2025 e 36 milioni di euro per il 2026.

Lavoro agile

Prorogato al 31 marzo 2024 il diritto allo svolgimento della prestazione in modalità agile dei lavoratori del settore privato che abbiano almeno un figlio minore di 14 anni, a condizione che la modalità sia compatibile con le caratteristiche della prestazione, nel nucleo familiare non vi sia altro genitore beneficiario di strumenti di sostegno al reddito, in caso di sospensione o cessazione dell’attività lavorativa, non vi sia genitore non lavoratore. Per quanto riguarda, invece, i lavoratori fragili per il momento una proroga ancora non c’è, ma il governo sta lavorando per prevederla.