In Parlamento
La Camera celebra il 25 Aprile, ribadito il valore della Resistenza
Di Giuliana Mastri
Il 24 aprile 2025, la Camera dei Deputati ha celebrato l’80° anniversario della Liberazione d’Italia dall’occupazione nazista e dal regime fascista, un momento solenne che ha riunito deputati, autorità e rappresentanti dei gruppi parlamentari per commemorare una data cruciale della storia italiana. La seduta, svoltasi nell’Aula di Montecitorio, è stata un’occasione per riflettere sui valori di libertà, democrazia e resistenza, incarnati dalla lotta partigiana e sanciti dalla Costituzione del 1948. L’evento, trasmesso in diretta sul canale satellitare e con traduzione nella lingua dei segni, ha sottolineato l’importanza di un ricordo condiviso e unitario, come evidenziato dai numerosi interventi.
Il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, ha aperto la cerimonia con un discorso che ha posto l’accento sul significato universale della Liberazione: «Una ricorrenza che rappresenta un monito a ripudiare ogni forma di sopraffazione e a impegnarsi, giorno dopo giorno, nella costruzione di una società saldamente ancorata ai valori della libertà e della democrazia e capace di rigenerare speranza». Il suo intervento, accolto da un lungo applauso, ha ribadito il ruolo della Resistenza come fondamento della rinascita democratica italiana.
Durante la seduta, i deputati iscritti a parlare in rappresentanza dei gruppi parlamentari hanno offerto riflessioni che, pur con sfumature diverse, hanno converto sull’importanza di custodire la memoria storica. Non sono mancati richiami alla necessità di superare le divisioni del passato per fare del 25 aprile una «festa di tutti», come auspicato dal presidente del Senato Ignazio La Russa in un intervento parallelo riportato da ANSA: «Forse è il tempo sufficiente perché si guardi con sempre maggiore condivisione, e mai con strumentalizzazione, a quello che fu uno dei momenti fondanti dell’antica storia d’Italia». Tuttavia, alcuni interventi hanno evidenziato il rischio di revisionismi storici, ribadendo il ruolo centrale della Resistenza antifascista come pilastro della Repubblica.
La cerimonia si è svolta in un clima di rispetto, ma non sono mancate voci che hanno richiamato l’attualità dei valori resistenziali di fronte a nuove sfide, come l’erosione dei diritti democratici e le tensioni geopolitiche. È stato ricordato il sacrificio di partigiani, deportati, internati e civili, con un omaggio particolare alla Costituzione, definita dal Forum delle Associazioni antifasciste come «il frutto di questa lotta, un dettato civile che riguardava e riguarda tutti: libertà, eguaglianza, solidarietà, lavoro, pace, dignità della persona»
L’evento si è inserito in un contesto nazionale di celebrazioni diffuse, come il corteo di Milano e le iniziative dell’ANPI, che hanno enfatizzato l’unitarietà e la partecipazione popolare. A Montecitorio, la giornata si è conclusa con un rinnovato impegno a trasmettere alle nuove generazioni il valore della Liberazione, attraverso l’educazione civica e la memoria attiva, affinché l’80° anniversario non sia solo una ricorrenza, ma un’occasione per riaffermare i principi democratici in un’epoca complessa.
