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Qui a tavola non si usano i cellulari. E alcuni ristoranti ti premiano

16
Aprile 2024
Di Giuliana Mastri

Se vuoi consumare, non devi navigare… su internet. Pare stiano prendendo piede anche in Italia i ristoranti dove non sono ammessi i cellulari a tavola.

L’ultimo a fare notizia è un ristoratore di Verona: nel suo locale se il cliente accetta di lasciare lo smartphone in un armadietto personale, in cambio riceverà una bottiglia di vino. Lui non è l’unico a pensare a un dono o a un incentivo per il commensale che resta disconnesso, come anche a Livorno, dove il premio per chi evitava di fare foto con lo smartphone era un buono sconto.

A Roma invece c’è chi dà in cambio un libro di poesie. Alcuni ristoratori hanno provato a limitare l’uso di internet senza promettere premi o incentivi ma solo rifiutando di condividere la password del wifi.

E c’è chi studia, al di fuori della ristorazione, degli strumenti che invoglino a staccarsi dal telefono. A Trento, istituzioni e studenti hanno messo in piedi un progetto, nato nell’ambito del Safer Internet Month del 2021, l’obiettivo era creare un Mobile Phone Box, ossia un contenitore in legno dove riporre i cellulari dei genitori e dei figli, quando si va nei ristoranti, nei musei e in altri luoghi aggregativi.

All’estero la spinta a non usare i device mentre si mangia è molto diffusa già da diversi anni. E non solo per ricreare armonia tra i commensali. Molti ristoratori si sono accorti che lo smartphone rallenta il consumo delle pietanze: i clienti in sostanza perderebbero tempo a fare le foto al piatto e pubblicarle sui social, e così tarderebbero a liberare il tavolo per il prossimo avventore. In Italia, però, l’usanza di liberare il tavolo appena finito il pasto è meno diffusa.

Difficile dire però se questa politica in Italia si affermerà. Essere troppo e diffusamente coercitivi alla lunga potrebbe creare una reazione opposta e indesiderata. Poi andrebbe indagato se il problema, quando si sta a tavola, sia davvero la dipendenza da smartphone, che pure esiste, o non più profondamente un senso di noia e spaesamento per chi non è amante di determinate situazioni sociali. Di certo, però, certe iniziative sono interessanti e non possono essere trascurate. Anzi offrono l’occasione per indagare, in caso di dipendenza da apparecchi digitali, potenziali effetti benefici.

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