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Pastore 4.0, il progetto formativo lanciato da Cia

28
Ottobre 2022
Di Giampiero Cinelli

Un pastore tecnologico sembra un ossimoro. Eppure Cia (Confederazione italiana agricoltori) crede che questo antico mestiere oggi non debba temere la modernità, anzi ne può trarre vantaggio. E lancia il progetto “Pastore 4.0”, presentato alla XII Convention Europea della Montagna, organizzata da Euromontana nel cosentino a Camigliatello Silano.

L’iniziativa è realizzata di concerto con Inps e Regione Calabria, da replicare su tutto il territorio nazionale. Consiste in un corso di formazione ad hoc di due anni, teorico e pratico, per far nascere nuove figure specializzate e digitalizzate. Futuri pastori qualificati e più “smart” grazie all’uso delle nuove tecnologie, a partire da Gps e droni per controllare posizione e movimenti del gregge al pascolo e per monitorare quotidianamente il benessere animale, fino ai pannelli fotovoltaici sulle stalle per ridurre le bollette energetiche. Scopo ultimo modernizzare il settore, renderlo più redditizio e appetibile per i giovani, nonché rivitalizzare le aree montane che scontano un progressivo spopolamento.

Al contrario di Paesi come Francia o Spagna, in Italia non ci sono percorsi formativi dedicati alla professione di pastore. Un’attività fondamentale per la tenuta delle zone di montagna, sia sul fronte del presidio territoriale che su quello occupazionale, ma che oggi sconta la carenza di ricambio generazionale, con effetti negativi sulle imprese agropastorali e sulle filiere locali.

«La montagna non è esattamente un fattore di attrazione massivo, così come le attività tradizionali legate in primis ad agricoltura e pastorizia, considerate spesso molto faticose e poco remunerative – ha dichiarato il presidente dell’Inps Pasquale Tridico, intervenendo alla Convention –. Il progetto vuole invertire la marcia e, grazie alle nuove tecnologie, mantenere o riportare i giovani nelle aree montane. Il pastore è una figura che va assolutamente tutelata, pensando anche a esoneri contributivi, così da diventare un vero e proprio driver di nuova occupazione».

Pastore 4.0 testimonia l’importanza strategica di un settore che ha bisogno di mantenere alti i livelli produttivi dei territori. Gli allevamenti in cui si pratica la transumanza sono migliaia e possono saldarsi sempre meglio con l’attività industriale, per la produzione soprattutto di formaggi. Uno degli obiettivi di Cia.

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