Food

Il Vinòforum per la prima volta al Circo Massimo

25
Giugno 2024
Di Elisa Tortorolo

Che gli antichi romani adorassero il vino è cosa nota. Era per loro una bevanda conviviale e, per un periodo, lo hanno considerato come un liquido ultraterreno riservato alle divinità e inaccessibile per i comuni mortali. Oggi non è più così (per fortuna!), ma il legame tra Roma e il vino è sempre molto forte. Quale luogo migliore del Circo Massimo, quindi, per ospitare il Vinòforum 2024?  

Oltre 3000 etichette e più di 800 cantine sono state presentate alla kermesse dal 17 al 23 giugno, con cene d’autore di chef e maestri pizzaioli a promuovere il meglio delle produzioni enologiche e alimentari della cucina italiana e del nostro Paese. Il più grande evento dedicato al vino del Centro e del Sud Italia è stato patrocinato quest’anno dal Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste. In questa edizione, storica per la scelta di una location così suggestiva, si è offerto  un palcoscenico di enorme visibilità a tutte quelle istituzioni pubbliche e quelle aziende private che hanno come obiettivo la diffusione di una conoscenza più approfondita delle produzioni e delle eccellenze enogastronomiche del territorio italiano. 

L’evento rappresenta una buona pratica di partnership tra privato e pubblico: “Regione Lazio e Roma Capitale con l’Assessorato ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda e l’Assessorato all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti, hanno condiviso con entusiasmo le nostre idee, sostenendoci e partecipando attivamente alla creazione dei contenuti”, aveva del resto anticipato Emiliano De Venuti, CEO di Vinòforum, alla vigilia dell’apertura del festival. 

Tanti gli incontri, le premiazioni e le interviste volte a un contatto più diretto con enologi e produttori: ad alternarsi ai dialoghi con grandi chef e con prestigiose cantine, molti confronti e focus tematici e altrettante degustazioni. La costante di un panorama enogastronomico così variegato, il buon gusto. 

Per quanto riguarda il vino, immancabili come sempre le Wine Top Tasting, con le etichette più rappresentative e prestigiose raccontate da sommelier e da grandi degustatori. Proprio per far fruire a più persone possibili queste esperienze uniche, il festival quest’anno ha inaugurato la Digital Room, spazio interattivo per interviste one to one ai protagonisti dell’evento. Assegnati anche i Wine Digital Communication Awards, a dimostrazione che ormai anche il mondo del vino si è aperto a una comunicazione più innovativa e fresca. 

L’altro grande protagonista è stato, come sempre, il cibo. Degna di menzione, per esempio,  l’attesissima finale del tour nazionale de La Città della Pizza, il più grande concorso italiano dedicato alla regina degli impasti: ha vinto Francesco Pellegrino, innovativo e creativo pizzaiolo di Altamura. L’alta cucina, invece, è stata al centro delle ormai tradizionali Night Dinner, occasioni uniche per cene in modalità immersiva, durante le quali gli chef presenti hanno intrattenuto i commensali con veri e propri spettacoli dal vivo. Ospiti della settimana erano Fabio Dodero del ristorante Metis; Andrea Pasqualucci dello stellato Moma; Stefano Marzetti, di Mirabelle dell’Hotel Splendide Royal. 

E se il vino rimanda alla convivialità e al relax, quale migliore occasione per abbinarlo a un buon sigaro? Presente per tutta la sette giorni il truck di Manifatture Sigaro Toscano, che ha deliziato i visitatori coi suoi abbinamenti puntuali, puntando su fermentazione e stagionatura – caratteristiche per le quali rappresenta un vero e proprio esempio di artigianalità italiana e un’eccellenza del Paese. Ad accompagnare i laboratori di degustazione di sigaro anche gli storici cocktail del Jerry Thomas Project. Abbinamenti che, siamo sicuri, avrebbero apprezzato anche nell’antica Roma.

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