Food

#EUChooseSafeFood, la campagna di EFSA che insegna come curare una corretta alimentazione

08
Giugno 2022
Di Daniele Bernardi

Pochi sapranno che ieri, 7 giugno, era la giornata mondiale della sicurezza alimentare. Ma non sono poi così poche le persone che scelgono ogni giorno di prestare la massima attenzione alle proprie scelte di acquisto e consumo di alimenti, cercando la soluzione più salutare per noi e per l’ambiente. Un lavoro spesso complesso, con scelte per lo più basate su esperienze o sentito dire che sulla scienza.

Fortunatamente, nei prossimi mesi sarà possibile informarsi e prestare attenzione alla propria alimentazione in modo semplice e sicuro grazie alla campagna di sensibilizzazione e informazione #EUChooseSafeFood. L’iniziativa di EFSA (l’agenzia europea per la corretta alimentazione) e Ministero della Salute è stata inaugurata per l’appunto ieri e terminerà a ottobre.

L’EFSA, una delle 45 agenzie europee, per intenderci, una sorella minore della probabilmente più nota EMA (l’agenzia del farmaco europea di cui tanto si è parlato in pandemia), ha sede in Italia, a Parma, e offre servizi di consulenza scientifica in materia di sicurezza alimentare alle istituzioni europee. 

Quella di quest’anno è la seconda edizione dell’evento. Dopo lo straordinario successo della prima, vincitrice nel 2021 del premio italiano per le relazioni pubbliche The PRize, l’iniziativa di EFSA torna per “permettere ai consumatori di migliorare conoscenze e consapevolezza rispetto alle valutazioni scientifiche, che guidano le scelte alimentari quotidiane”, come afferma Alberto Spagnolli, Senior Policy Advisor di EFSA.

«Informare la comunità sull’importanza di un’alimentazione corretta, associata a stili di vita salutari, e sui rischi derivanti dalla catena alimentare è prioritario: permette al consumatore di sentirsi sicuro nel compiere scelte alimentari sane e consapevoli. L’educazione alimentare rappresenta il più significativo contributo in termini di prevenzione» precisa l’On. Andrea Costa, Sottosegretario al Ministero della Salute.

Nell’evento di lancio di ieri sono stati introdotti i topic principali di questa seconda edizione: i MOCA, ovvero tutti quei materiali con cui gli alimenti entrano in contatto nel lungo percorso ‘dal campo alla tavola’, il benessere degli animali e la qualità degli allevamenti, infine, gli integratori alimentari, tra uso e abuso.

MOCA (ATTENZIONE, NON MOKA…)

«Non esiste un alimento che nella sua storia non sia mai stato a contatto con altri materiali, che si passi dalla piccola o dalla grande distribuzione», si è espressa così ieri Maria Rosaria Milana, ricercatrice presso l’Istituto Superiore di Sanità. Dunque, l’intervento non è necessariamente nel limitare il fenomeno, bensì chiedersi: i MOCA sono sufficientemente sicuri? A proteggere i consumatori interviene la legge quadro europea che vieta materiali che costituiscano un rischio, alterando la composizione degli alimenti o deteriorando i caratteri organolettici dell’alimento, i MOCA devono inoltre essere tracciabili e corredati da istruzioni per l’uso così da facilitare il consumatore. Il rischio però è sempre dietro l’angolo e sempre più aziende utilizzano sulle proprie etichette parole che inneggiano alla sostenibilità o la natura ‘bio’ del packaging, spesso ingannando i consumatori.

PIÙ BENESSERE PER I NOSTRI ANIMALI

Se gli animali vivono in condizioni di disagio e in allevamenti non consoni, si ammalano facilmente, se si ammalano, prendono antibiotici e se prendono antibiotici, la qualità del loro prodotto (che sia carne, latte o uova…) ne risentirà pesantemente. La logica è semplice, lineare, senza tenere conto ovviamente anche delle mille considerazioni etiche dietro il maltrattamento degli animali. È per questo che il Ministero della Salute ha creato ClassyFarm: una piattaforma online che permette di classificare gli allevamenti in base al benessere garantito ai propri animali. Sono già 4 mila gli allevatori registrati sulla piattaforma, per oltre 10 mila allevamenti.

Un lavoro che dà già i suoi frutti. Gli sforzi effettuati dal ministero della salute hanno permesso di diminuire notevolmente il consumo degli antibiotici negli animali (-57% dal 2010). Se si considera il solo settore agricolo poi il risultato è ancora più evidente (anche per una spinta spontanea degli allevatori), la riduzione è stata dell’80% per il tacchino e del 90% per i polli da carne.

GLI INTEGRATORI SONO ALIMENTI

«Gli integratori alimentari sono prodotti alimentari» ha esordito così Lorenzo Morelli, docente presso l’Università Cattolica, parlando degli integratori che forse tutti noi ci siamo trovati ad assumere almeno una volta nella vita. Il concetto è importante per comprendere che non si tratta di farmaci, come spesso si pensa, non sono quindi in grado di curare patologie o malattie di alcun tipo. Si tratta solo di concentrati di proteine, vitamine o probiotici che servono a rimediare ad alcune carenze nella nostra dieta.

LA CAMPAGNA

Per partecipare alla campagna, si possono condividere con la propria rete i materiali comunicativi dell’Agenzia e del Ministero, consultare il sito web it.euchoosesafefood.eu da cui è possibile prendere informazioni utili sulla propria alimentazione, seguire EFSA sulle piattaforme social e diffondere consapevolezza sul cibo e l’alimentazione usando l’hashtag #EUChooseSafeFood.