Food
Bere è una tradizione che affonda le radici nei secoli. Ma con moderazione.
Di Andrea Maccagno
Scoprire il piacere del bere, in compagnia o a tavola mentre si mangia, ma con misura e cognizione. Questo il tema del webinar “Il gusto del bere responsabile”, organizzato da The Watcher Post in collaborazione con AB-InBev – società leader mondiale per la produzione di birra – tenutosi lo scorso 26 marzo negli Utopia Studios. La birra è una passione che accompagna l’uomo fin dall’antichità e, fin dai tempi degli Assiri la produzione aveva un disciplinare, che si è rinnovato nelle epoche a venire: insomma, la nostra burocrazia non si è inventata nulla!
Il dibattito, moderato dal Condirettore della testata Piero Tatafiore, ha visto gli interventi di: Marino Niola, Professore di Antropologia della Contemporaneità all’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli; Eleonora Cozzella, Giornalista gastronomica de La Repubblica; Serena Pasquetto, Senior Legal & Corporate Affairs Manager di AB InBev.
Nel corso del webinar, si è approfondita la strategia del colosso AB-InBev sul tema smart drinking, uno degli elementi che stanno maggiormente a cuore all’azienda belga. Secondo un recente rapporto della Global Drug Survey, infatti, negli ultimi 12 mesi – nel mondo – si è ecceduto nel consumo di alcol in media per 21 volte, con un picco di 28 volte per gli uomini under 25. L’Italia, al contrario, ha dimostrato una notevole consapevolezza nel bere, portando il dato annuale a 11.7: praticamente la metà della media mondiale, 21, il che testimonia un approccio italiano più cosciente e indirizzato alla qualità nei confronti dell’assunzione di alcol.
“Come più grosso produttore al mondo di birra al mondo crediamo che nessun impegno sia più critico del nostro nell’affrontare il consumo dannoso di alcol”, ha affermato Serena Pasquetto. “Per noi ogni esperienza con la birra deve essere un’esperienza positiva, dire “Bevi Responsabilmente” non è sufficiente, miriamo infatti a cambiare comportamenti specifici e norme sociali. Crediamo di dover essere parte della soluzione e non del problema: vogliamo essere promotori di uno stile di vita responsabile e consapevole. La qualità (e non quantità) è particolarmente importante per i consumatori italiani. Le nostre birre premium e superpremium (Corona, Leffe e Stella Artois) sono protagoniste di un trend estremamente positivo che celebra il gusto”, ha concluso.
Si è poi avuto modo di ascoltare l’approccio evolutivo dell’essere umano nei confronti della birra. “La birra è antica quanto la civiltà. Pare infatti che sia stata proprio la coltivazione dei cereali necessari per produrre la birra a dare l’impulso decisivo alla nascita dell’agricoltura e alla fondazione delle prime città”, ha sostenuto Marino Niola, che ha proseguito: “Fin dall’antichità il tema del bere responsabile ha caratterizzato i popoli. Si pensi che allora, una volta raggiunta la pubertà, i ragazzi ricevevano in dono un’anfora che misurava la dose massima consentita ad una persona civile. Nel corso dei secoli, poi, la birra ha continuato a caratterizzarsi come bevanda sociale, di amicizia e di apertura all’altro. È proprio per questo in fondo che in passato veniva considerata “sacra”. Perché bevendola insieme si celebra il legame sociale”.
Infine Eleonora Cozzella ha esaminato il tema della qualità – elemento che tipicamente caratterizza i consumatori italiani – con uno sguardo a come sia cambiata la concezione della birra nella gastronomia italiana.
“Nella cucina ricercata la birra è una scoperta continua: abbinata a piatti gourmet da sommelier innovativi, sperimentatori, capaci di esprimere contemporaneità nel loro lavoro e dunque esaltarne la potenza, la ricchezza, le sfumature con le ricette di ricerca dei grandi chef. Anche il servizio si evolve di pari passo, con calici che rispondono alla forza e agli aromi di ciascuna, giocando un ruolo importante. Senza escludere la bellezza dell’uso in cucina come ingrediente, in preparazioni che usano di volta in volta la forza del luppolo, le note tostate, le sfumature di acidità, come elementi delle diverse composizioni gustative”, ha argomentato la giornalista, tra le altre cose giurata del The World’s 50 Best Restaurants.
Se da sempre la birra accompagna la vita dell’uomo, non da meno vale il discorso per il concetto del bere responsabile, che come si è visto nasce proprio con le prime civiltà. Da non sottovalutare poi il gusto per gli abbinamenti che, seppur più recenti, mostrano una ricerca continua verso la qualità ed elementi tipicamente premium. Perché la birra è passione, a tutti i livelli.