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Orfani speciali, le istituzioni ci sono. Ecco cosa fanno

20
Novembre 2024
Di Giampiero Cinelli

Nel 2023 sono 3.500 i casi verificati di violenza femminile a cui un minore ha assistito. Nello stesso anno, solo alla Procura di Milano, sono 6.000 le denunce di violenza con vittime le donne. All’interno del già gravoso fenomeno, c’è quello ancora più drammatico degli orfani speciali, ossia i minori rimasti orfani dopo l’omicidio della madre da parte del padre. Su di loro non ci sono statistiche ufficiali, ma Telefono Donna ha provato a fare una stima basandosi sulle notizie di stampa.

A questo impegno si unisce quello dell’Osservatorio nazionale indipendente sugli orfani speciali, una realtà che oggi, in occasione della Giornata nazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, è stata presentata in una conferenza conferenza alla Camera, nella Sala del Refettorio di Palazzo San Macuto. Ha aperto i lavori il Vicepresidente della Camera Giorgio Mulè, hanno partecipato, tra gli altri, la presidente della Commissione parlamentare per l’Infanzia e l’Adolescenza Michela Vittoria Brambilla, la sottosegretaria al Ministero dell’Istruzione e del Merito Paola Frassinetti, la presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sul femminicidio Martina Semenzato.

L’Osservatorio sta valutando di pianificare una ulteriore indagine sul tema degli orfani speciali, per capire anche quali interventi, di tipo più umano oltre che giuridico, siano necessari a supportare le vittime e ha già messo giù una lista dei punti di intervento su cui è necessario migliorare. Si pensi che questi ragazzi finiscono chiaramente svantaggiati socialmente, hanno il padre in prigione o che si è suicidato in seguito all’omicidio, hanno traumi che si protraggono nel tempo e si trovano nelle famiglie affidatarie, anch’esse molto bisognose di sostegno. Il processo di affidamento è peraltro molto complesso e spesso subisce ritardi e passi indietro. In Italia le leggi ci sono (l’ultima quella dell’attuale governo che contiene il ristoro anticipato), atte a tutelare e indennizzare, ma è necessario un coordinamento tra i testi e la garanzia di un soggetto istituzionale in grado di avviare percorsi e raggiungere gli obiettivi.

Anche nel momento in cui si erogano i fondi agli orfani speciali, gli addetti devono essere dotati di sensibilità, con figure a cui fare riferimento, capaci di coordinare verso le finalità previste dalle norme. In sostanza il tema emerso è quello di una rete interistituzionale dedicata al tema.