Fill the gap
G7 Italia, c’è un tavolo anche per la disabilità e l’inclusione sociale
Di Giampiero Cinelli
Il G7 a presidenza italiana che comincia oggi a Borgo Egnazia ha tra i temi programmatici anche quello della disabilità. È la prima volta che in un vertice tra le sette grandi nazioni si parla degli aspetti relativi all’inclusione sociale, la ministra per la disabilità Alessandra Locatelli preparerà i lavori in vista riunione ministeriale specifica del 14, 15 e 16 ottobre prossimo. Parlando delle iniziative, Locatelli ha detto: «Un’occasione straordinaria per condividere strategie e impegni, ma anche per valorizzare l’esperienza dell’Italia. Inoltre per la prima volta un G7 si “aprirà al pubblico”, grazie all’incontro con il mondo associativo e le famiglie, tutti potranno partecipare».
La ministra si aspetta «un G7 concreto e operativo. L’obiettivo è cambiare la prospettiva e passare dall’inclusione alla valorizzazione delle persone, garantendo il diritto di tutti alla piena partecipazione alla vita civile, sociale e politica dei nostri Paesi. È una grande sfida e un impegno per il futuro. Tutti dobbiamo migliorarci e fare di più dal punto di vista istituzionale, ma anche dal punto di vista del mondo privato e dei singoli cittadini. Non si tratta di qualcosa che riguarda poche persone ma tutte le nostre comunità, che devono sentirsi coinvolte e adottare un nuovo sguardo».
L’impegno per il futuro a livello multilaterale
Poi la sottolineatura: «Il G7 italiano sulla disabilità non deve rimanere un’esperienza isolata. Stiamo lavorando con tutti i colleghi per garantire un accompagnamento al prossimo G7 che sarà a presidenza canadese, per introdurre anche nel prossimo G20 il tema dell’inclusione e perché i temi che riguardano le persone abbiano sempre più attenzione e rilevanza in tutti i confronti di alto livello. L’Italia ha tanto su cui lavorare, penso al tema dei caregiver familiari, all’integrazione socio sanitaria, al durante e dopo di noi, alla scuola, alla formazione e al lavoro, al miglioramento della qualità della vita di tutti, e questo è il momento giusto per farlo e per fare di più. Per ragionare non più solo in termini di assistenza ma per superare le estreme frammentazioni tra presa in carico sanitaria e sociale e per valorizzare ogni persona persona investendo sui talenti e le competenze di tutti».
L’Assemblea dell’Onu
Alessandra Locatelli ha peraltro appena partecipato alla 17° Conferenza annuale dell’Onu sui diritti delle persone con disabilità. L’11 giugno, nella giornata di apertura dei lavori, ha illustrato in plenaria la riforma sulla disabilità che l’Italia sta attuando. Le comunicazioni della ministra erano necessarie a maggior ragione del fatto che l’Italia ha subito una condanna da parte del Comitato delle Nazioni Unite per i diritti delle persone con disabilità, «con decisione pubblicata il 3 ottobre 2022», proprio motivata dall’«assenza in Italia di un adeguato quadro giuridico di tutela e assistenza dei caregivers familiari» (come si legge sul sito dell’Unione Forense per la Tutela dei Diritti Umani).
Le ragioni del giudizio
«Il Comitato ONU, in tale decisione, aveva sottolineato il ruolo essenziale dei caregivers nella realizzazione del diritto delle persone con disabilità a vivere in modo indipendente nella comunità, con la conseguente necessità della previsione di adeguati servizi di supporto per tali soggetti nell’interesse delle persone assistite».
Locatelli ha rilanciato
Alla Conferenza delle Nazioni Unite la ministra ha spiegato il concetto, all’interno della riforma, del “Progetto di Vita“. Un approccio volto a far sì che le organizzazioni pubbliche prendano in carico la totalità delle esigenze e dei desideri della persona. A partire dalla sfera lavorativa e quella sociale fino alla sfera ricreativa, affettiva e relazionale con l’aiuto verso l’autonomia. Per realizzare il piano saranno pubblicati dei bandi legati al Pnrr. Ci sono 350 milioni all’anno che diventano 435 milioni dal 2026 per consentire all’Inps una valutazione sull’invalidità civile «più qualitativa», snellendo il processo burocratico anche perché si smetterà di occuparsi di «una singola richiesta alla volta».
Le attività svolte
Il 12 giugno, invece, si è svolto l’evento “Promuovere e sviluppare il talento e le competenze delle persone con disabilità attraverso la cucina italiana”, promosso dall’Italia. Al convegno sono intervenuti i presidenti di alcune realtà del mondo del Terzo Settore che in Italia gestiscono attività di ristorazione inclusive, portando la testimonianza dello Chef Antonio Ciotola della Federazione Italiana Cuochi, di Elena Appiani, già Direttore internazionale dei Lions e Global Action Team Leader per l’Area Costituzionale Europa e Serafino Corti, coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità.
La giornata di oggi
A margine dei lavori della Conferenza Onu sono stati svolti incontri bilaterali tra Locatelli e altri Paesi europei ed extra europei. Mentre oggi la ministra incontra i Ministri G7 e rappresentanti della Commissione europea in funzione della ministeriale Inclusione e Disabilità che come detto prima si terrà in Umbria dal 14 al 16 ottobre 2024.