Fill the gap
Denatalità, Papa Francesco: “I governi devono fare di più”
Di Ilaria Donatio
Misure di sicurezza rafforzate attorno all’Auditorium della Conciliazione, a due passi dal Vaticano, dove stamani è giunto papa Francesco per prendere parte agli Stati generali della Natalità, e dove ieri è stata contestata la ministra Eugenia Roccella: per questa ragione, Giorgetti ha disdetto la propria presenza e Valditara ha ritirato un video-contributo.
Uno scroscio di applausi ha accompagnato l’ingresso di papa Francesco sul palco dell’Auditorium con tanti studenti che affollano la sala.
“So che per molti di voi il futuro può apparire inquietante, e che tra denatalità, guerre, pandemie e mutamenti climatici non è facile mantenere viva la speranza. Ma non arrendetevi, abbiate fiducia, perché il domani non è qualcosa di ineluttabile”, ha incoraggiato la platea il Pontefice.
Poi, un accenno alle responsabilità politiche: “C’è bisogno di un impegno maggiore da parte di tutti i governi, perché le giovani generazioni vengano messe nelle condizioni di poter realizzare i propri legittimi sogni. Si tratta di attuare serie ed efficaci scelte in favore della famiglia. Ad esempio, porre una madre nella condizione di non dover scegliere tra lavoro e cura dei figli; oppure liberare tante giovani coppie dalla zavorra della precarietà occupazionale e dell’impossibilità di acquistare una casa”.
E una stoccata al momento storico internazionale di grande instabilità a causa dei conflitti in corso: “C’e un dato che mi ha detto uno studioso della demografia. In questo momento gli investimenti che danno più reddito sono la fabbrica di armi e gli anticoncezionali: uno distrugge la vita, l’altro impedisce la vita. E questi sono gli investimenti che danno più reddito, è brutto”
Infine, il Papa ha mandato un messaggio anche ai nonni e al loro ruolo così prezioso in chiave sociale: “Il futuro non si costruisce solo facendo figli. Manca un’altra parte importante, i nonni. Oggi c’è una cultura di nascondere i nonni, mandarli nella casa di riposo. È cambiato un po’ per la pensione, ma la tendenza è quella: scartare i nonni. Per favore non dimenticate i nonni. I nonni soli, i nonni scartati. Questo è un suicidio culturale. Abbiamo cura dei figli ma anche cura dei nonni, è molto importante”.
Intanto, si sono verificati scontri questa mattina, a Roma, durante il corteo organizzato contro gli stati generali della Natalità. I disordini si sono verificati quando il corteo di circa 250 persone ha tentato di cambiare percorso per imboccare via della Conciliazione e raggiungere l’auditorium della Conciliazione.