Si dice spesso che la corsa ai semiconduttori, comunque necessaria nell’economia di oggi, faccia cadere nelle braccia della Cina. Ora l’Ue sta provando ad ovviare a questa dinamica, infatti Il commissario europeo per il Mercato Interno Ue Thierry Breton e il ministro indiano delle Comunicazioni, dell’Elettronica e dell’Informatica dell’India Ashwini Vaishnaw hanno firmato un memorandum d’intesa, atto a gettare le basi di una partnership che prevede la condivisione di conoscenze e risorse relative alla filiera di produzione dei microchip. L’accordo è stato inquadrato in una prospettiva virtuosa e di reciproco scambio, ove tecnici e accademici condividono le proprie competenze per perseguire l’obiettivo comune di ottenere maggiore autonomia negli approvvigionamenti delle componenti digitali, tuttavia è difficile non notare che l’India sia dotata di molte risorse necessarie per costruire gli ambiti semiconduttori, ovvero le cosiddette “terre rare”.
La partnership arriva in effetti in un momento in cui entrambe le entità desiderano portare avanti, con la maggiore indipendenza possibile da altre potenze, l’utilizzo di certi materiali. Il processo si è concluso dopo sei mesi dalla prima riunione di alto livello tra la Commissione Europea e il governo di Nuova Delhi. Ci si baserà su «condizioni di parità» nel settore dei semiconduttori, «anche attraverso la condivisione di informazioni sulle sovvenzioni pubbliche concesse». Il prossimo appuntamento nell’ambito del meccanismo di cooperazione tra Bruxelles e Nuova Delhi è fissato per l’inizio del 2024 in India.
L’avvicinamento tra il Vecchio Continente e il colosso asiatico aveva avuto un primo importante tassello l’8 maggio 2021, quando la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, il presidente del Consiglio Ue Charles Michel e il primo ministro indiano Narendra Modi avevano raggiunto tre intese su connettività, commercio e sanità, fondate sulla ripresa dei negoziati per un accordo di libero scambio e il sostegno dell’Ue durante la crisi sanitaria Covid-19. Ora l’obiettivo dichiarato è di riprendere i negoziati sul libero scambio iniziati nel 2007 e interrotti nel 2013. Il modello su cui articola il coordinamento tra Bruxelles e Nuova Delhi è quello del Consiglio commercio e tecnologia tra Ue-Stati Uniti, nato a Pittsburgh nel settembre 2021.
«I chip sono vitali per le nostre economie e stiamo rafforzando la nostra resistenza nella nuova geopolitica delle catene di fornitura dei semiconduttori – ha commentato il commissario Breton dopo la firma dell’intesa –, L’India è un partner-chiave su questioni commerciali e tecnologiche per superare le sfide della catena di approvvigionamento. La nostra cooperazione in materia di ricerca e competenze sarà essenziale per rafforzare la nostra resilienza», ha ribadito Thierry Breton.