Esteri
Le truppe ucraine entrano a Kherson. Eppure nessuno ancora sa come andrà a finire
Di Giuliana Mastri
Stamane la Cnn ha mostrato che le truppe ucraine sono state accolte a Kherson dai residenti in festa nel distretto di Shumenskyi del capoluogo ucraino. Nelle immagini geolocalizzate dal canale Usa, i cittadini hanno inondato la piazza centrale della città, sventolando e alzando bandiere ucraine per festeggiare la liberazione della città dagli occupanti russi.
Ma la resa dei contingenti moscoviti nella zona non è ancora cosa fatta. Come riporta Cnn, sul proprio canale Telegram l’intelligence di Kiev ha scritto un messaggio rivolto alle truppe russe ancora presenti sulla parte occidentale della regione di Kherson: «In caso di resa volontaria, l’Ucraina vi garantisce la vita e la sicurezza. Rispettiamo le Convenzioni di Ginevra, garantiamo ai prigionieri di guerra cibo, cure mediche e la possibilità di uno scambio con i militari delle forze armate ucraine tenuti prigionieri nella Federazione Russa», fanno sapere le autorità di Kiev.
Siamo ben lontani però dal poter dedurre una svolta nel conflitto. Sono 30.000 i soldati russi riposizionati sulla riva sinistra del fiume Dnipro insieme all’equipaggiamento militare. Volodymyr Zelensky ha detto di non credere alla prospettiva di negoziati di pace. E il sostegno in termini di armi da parte di Washington continuerà, come riportano fonti americane. La massima concentrazione dell’esercito russo resta sempre nella zona orientale e soprattutto nelle regioni proclamatesi indipendenti, ma la vittoria a Kherson è importante poichè allenta quel cordone russo che può determinare un collegamento verso il porto di Odessa. La forza ucraina resta tuttavia ancorata al livello dell’aiuto esterno e non sempre le richieste di Zelensky sono state accolte. Secondo altri analisti, la ritirata da Kherson potrebbe invece stare a significare che il tempo delle trattative è ormai maturo.