Esteri
Tra USA e UE il ponte sull’Atlantico: le fondamenta per future politiche industriali comuni
Di Pietro Cristoferi
Di ponti si è parlato molto nelle ultime settimane e se il Governo è alle prese nel rianimare l’impegno nel creare un collegamento tra la Sicilia e lo stivale, l’intento di Confindustria e American Chamber of Commerce in Italy è quello di riallacciare il vecchio e il nuovo continente in un ponte, seppure solo figurato, delle politiche industriali.
Il convegno, che si è tenuto giovedì 23 nel Palazzo di Viale dell’Astronomia di Confindustria, ha come titolo “Verso una politica industriale transatlantica?”. Proprio nella formula a domanda sta tutto il senso della sfida che si apre per il futuro delle relazioni tra le due sponde dell’Oceano Atlantico, ma anche le riflessioni sull’impatto che le tensioni geopolitiche in atto stanno determinando sulle catene del valore, anche rispetto all’adozione dell’Inflation Reduction Act (IRA) da parte degli Stati Uniti.
Il Ministro Urso, presente in video collegamento, nel suo saluto ricorda come le sfide della transizione energetica siano complesse ma che non possano veder arretrare di fronte a chi vorrebbe ricondurre l’Italia ad altre dipendenze strategiche, proprio in un momento così cruciale in cui si punta all’autonomia in settori fondamentali come quello energetico. Ancor più adesso un rilancio delle comuni prospettive industriali tra USA e Unione europea è auspicabile nell’ottica di un sinergico rafforzamento delle relazioni tra i due continenti.
Il ricco panel di relatori, moderati da Elisa Serafini, vede coinvolti esponenti del mondo industriale e produttivo che si impegnano nel ridare nuovo impulso dialogo transatlantico nei settori considerati strategici: tra questi Barbara Beltrame Giacomello, Vicepresidente per l’Internazionalizzazione Confindustria; Marjorie Chorlins, Senior Vice President for European Affairs US Chamber of Commerce; Sergio Dompé, Executive President Dompé; Riccardo Masucci, Director Security & Technology Policy Intel Corporation; Simone Mori, Head of Europe Enel Group.
Sullo sfondo la domanda chiave: come sostenere la sfida sistematica portata avanti dalla Cina in un nuovo impulso delle relazioni tra USA e UE e quali fattori chiave possono favorire questa azione?
Tutti concordi nell’impegno per una convergenza regolamentare tra i due fronti USA e UE; nel costruire politiche industriali comuni e nella proposta di abituarsi a competere in modo cooperativo.
A Confindustria è chiaro: nessuna utopia di facili cammini, già a livello comunitario ci sono non poche difficoltà a creare politiche industriali comuni, ma ci si deve riconoscere in un processo a piccoli passi, che in futuro potrà creare le condizioni di relazione ideali nell’auspicio di una cooperazione competitiva.
Questi i piloni di un ponte sull’Atlantico tra le politiche industriali del vecchio e del nuovo continente.