Il settimo sigillo dopo le sei tranche di sanzioni alla Russia. L’allargamento a Est della NATO è molto più vicino che ad un passo. Tra domenica e lunedì Svezia e Finlandia (storicamente neutrali) formalizzeranno la richiesta di adesione all’Alleanza Atlantica. E sarà una decisione storica. Per la NATO sarà l’allargamento numero 9 dalla sua fondazione, datata 1949. E la lunghezza del confine geografico tra Alleanza Atlantica e Russia raddoppierà.
I motivi della Finlandia
Le motivazioni dell’adesione finlandese alla NATO sono chiare. “Il comportamento imprevedibile della Russia è un problema enorme”, ha dichiarato Pekka Haavisto, il Ministro degli Esteri della Finlandia. “La Russia è pronta a eseguire delle operazioni che sono ad alto rischio anche per noi e che porteranno anche da noi un elevato numero di vittime. Inoltre la possibilità di dispiegare forze e portare alle frontiere 100mila soldati e poi in terzo luogo in Russia si parla dell’uso di armi non convenzionali, come chimiche e nucleari, anche se è vietato dagli accordi nazionali”.
“Per di più le regole della guerra non vengono rispettate dalla Russia, abbiamo visto molti casi dove crimini di guerra sono stati perpetrati o dove la Convenzione di Ginevra è stata violata. Ed è molto importante che si indaghi su questi casi”.
La Finlandia è dotata tradizionalmente di un esercito numeroso rispetto alla popolazione locale. “Siamo convinti che la Finlandia porterà un valore aggiunto alla NATO. Abbiamo 280mila soldati operativi, abbiamo una riserva di 900mila soldati. Abbiamo una flotta che siamo pronti a sostituire con sei F35 ordinati di recente”
I motivi della Svezia
Con l’inizio del conflitto in Ucraina Stoccolma aveva inizialmente escluso la richiesta di adesione alla NATO. Poi col degenerare della situazione sul campo l’idea iniziale è cambiata rapidamente. La Svezia ha prima deciso di spedire 5mila lanciarazzi anticarro all’Ucraina, con la prima fornitura di armi a un Paese straniero dal 1939, poi valutato internamente l’opportunità di aderire, e infine preso la decisione finale, che sarà formalizzata lunedì dopo un Consiglio dei Ministri straordinario.
Sia Svezia che Finlandia hanno accelerato anche per evitare rappresaglie russe nel brevissimo periodo che precede il vertice NATO di Madrid di fine giugno. Tra queste soprattutto possibili attacchi informatici.
Le prossime settimane
Viste le annunciate minacce russe di schierare in caso di adesione di Svezia e Finlandia testate nucleari nel Mar Baltico, è già in corso un negoziato tra Stoccolma ed Helsinki con Gran Bretagna, Francia e Germania per ottenere protezione durante la fase di adesione alla NATO, non brevissima. Il negoziato ha già prodotto un accordo di cooperazione militare con il Regno Unito. E garanzie sono state ottenute anche dagli Stati Uniti, come ribadito dalla Ministra degli Esteri svedese, Ann Linde dopo l’incontro col Segretario USA, Antony Blinken: “La Russia può stare sicura che, se dirigerà qualsiasi genere di attività negative contro la Svezia, non sarà qualcosa che gli Stati Uniti lasceranno accadere senza rispondere”.
Dopo che i 30 Paesi membri NATO daranno il via libera all’adesione, è prevista la ratifica finale dell’ingresso da parte dei governi di Stoccolma ed Helsinki. Solo allora il settimo sigillo sarà stato apposto.