Esteri
Summit diplomazia italiana: feluche eccellenza internazionale
Di Paolo Bozzacchi
“Ringrazio l’Italia, un Paese che ha dimostrato tanta leadership, per quella diplomazia silenziosa che risolve problemi che il mondo non conoscerà mai”. Così la Presidente dell’Europarlamento, Roberta Metsola, nel suo intervento alla XV Conferenza delle ambasciatrici e degli ambasciatori d’Italia, dal titolo “La diplomazia italiana al servizio del Paese in un mondo che cambia”.
“Il ruolo della Diplomazia assume oggi più che mai una centralità assoluta. Ciascuno di noi è chiamato a uno sforzo in più”, ha dichiarato Stefania Craxi, presidente della Commissione Esteri e Difesa. “La Conferenza di quest’anno alla Farnesina si svolge in un anno che ha visto un susseguirsi di eventi, in particolare il conflitto russo-ucraino. L’Italia è protagonista nel mondo come diplomazia, cooperazione, imprese, emigrazione, forze armate; è una condizione figlia della nostra epopea, un vanto che ci obbliga a capire come mantenere e rafforzare le nostre strutture diplomatiche per far fronte alle ambizioni del Paese. Dalla qualità del lavoro degli Ambasciatori dipende la capacità della politica di orientare la nostra presenza nei contesti globali, quindi per mantenere standard elevati c’è bisogno di investire. Io mi adopererò in questo senso”.
Entra nello specifico dei progetti Giulio Tremonti, presidente della Commissione Esteri del Senato: “Un mondo non più globale a causa delle ultime crisi ma sempre più internazionale apre prospettive per la diplomazia parlamentare. Due le ipotesi su cui si puo’ lavorare: la prima quella di tornare al global legal standard, formula votata dall’Assemblea Ocse per passare dal free trade al fair trade, la seconda è la de-tax, per finanziare lo sviluppo in Africa, una questione su cui va coinvolta l’opinione pubblica”.
Rassicurante e di stimolo l’intervento (sotto forma di videomessaggio) del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: “Tengo ad esprimere il mio sincero apprezzamento a tutti voi per il lavoro che ogni giorno svolgete, con dedizione e senso dello Stato. L’aggressione brutale della Federazione russa ai danni dell’Ucraina ha messo in discussione le regole sulle quali abbiamo fondato la nostra pacifica convivenza. Un ordine basato sul rispetto del diritto internazionale. Alla diplomazia spetta in questo momento storico proprio il difficile compito di tutelare questo patrimonio faticosamente conquistato, che trova i suoi baluardi nel processo d’integrazione europea e nel sistema multilaterale rappresentato dalle Nazioni Unite, nonché nel nostro saldo collocamento nel quadro dell’Alleanza Atlantica (NATO). Al centro di questo sistema di valori la dignità umana e il rispetto della persona, che oggi vediamo calpestato in tante parti del mondo. Quanto sta avvenendo in queste settimane in Iran supera ogni limite e non può, in alcun modo, essere accantonato”. Poi aggiunge: “I cambiamenti climatici, la povertà diffusa e la crescente minaccia dell’insicurezza alimentare, così come una corretta gestione dei flussi migratori, richiedono oggi più che mai maggiore interazione fra gli Stati e un multilateralismo più efficace. In altre parole più diplomazia”.
Mattarella si sofferma anche sull’economia: “Il conflitto ha mostrato anche un suo pericoloso volto sul terreno delle relazioni economiche globali. Sono certo che il corpo diplomatico continuerà a facilitare quell’azione di diversificazione delle fonti di approvvigionamento energetico in cui siamo fortemente impegnati e ad accompagnare al stesso la proiezione esterna del nostro sistema produttivo, da cui tanta parte della nostra prosperità futura dipende”.
“Non ci manca certamente la capacità di far coincidere l’interesse nazionale con quello più ampio del progresso dell’intera comunità internazionale. Una capacità di dialogo preziosa nelle occasioni in cui il nostro Paese si propone come teatro di eventi internazionali. E’ il caso della candidatura di Roma per Expo 2030″.
La qualità è qualità. E non si discute.