Esteri

Summit Russia-Africa, grano e fuel: le mani di Putin sul continente

26
Luglio 2023
Di Giampiero Cinelli

Il Summit tra Russia e Africa a San Pietroburgo inizierà domani per chiudersi il 28 luglio. E non si preannuncia un incontro, come spesso accade, interlocutorio. In questa fase Mosca guarda con estremo interesse al continente africano, per il valore strategico che può avere, nell’ottica di ridefinire gli equilibri mondiali e cercare supporto in un’area ancora poco esplorata e in passato appannaggio di nazioni ostili alla Russia. La cooperazione, questo ormai è chiaro, si auspica non sia solamente da un punto di vista commerciale, energetico e di investimento, ma anche militare. Non a caso sappiano della presenza in Africa della milizia Wagner, presenza che dovrà ora essere forse riesaminata dopo il caso Prigozhin.

Vladimir Putin ha scritto in un telegramma: «La Russia sostiene il desiderio dei Paesi africani di raggiungere stabilità e progresso socio-economico. Il presidente ha sottolineato che negli ultimi anni la collaborazione della Russia con l’Africa ha raggiunto «un nuovo livello». Putin ha aggiunto che Mosca intende proseguire questa tendenza, «stimolando il commercio, gli investimenti, approfondendo la cooperazione, lavorando insieme su questioni urgenti come la lotta alla povertà, la formazione del personale, la sicurezza alimentare, il cambiamento climatico».

Il leader russo ha specificato in un lungo articolo rivolto ai Paesi africani partecipanti: «Ci aspettiamo che il vertice adotti una dichiarazione globale, una serie di dichiarazioni congiunte e approvi il piano d’azione fino al 2026 del Forum di partenariato Russia-Africa. Stiamo lavorando per preparare un impressionante pacchetto di accordi e memorandum intergovernativi e inter-agenzia con singoli Stati così come con le organizzazioni regionali del continente».

Ovviamente uno dei punti da dirimere è quello della fornitura di grano e fertilizzanti, che l’Africa riceve in larga parte dall’Ucraina e che in questo primo anno di guerra ha avuto spesso problemi nel reperire vista l’ostruzione di alcuni canali marittimi, poi risolta. In merito il capo del Cremlino è chiaro: «Voglio assicurare che il nostro paese è in grado di sostituire il grano ucraino sia su base commerciale che gratuita, soprattutto perché quest’anno ci aspettiamo un altro raccolto record. Nonostante le sanzioni, la Russia continuerà ad adoperarsi per fornire forniture di cereali, prodotti alimentari, fertilizzanti e altri beni all’Africa».

Nel vertice, come anticipato dalle agenzie, i Paesi africani discuteranno dell’apertura di corridoi logistici e hub dedicati appunto al grano. Il summit potrebbe portare alla firma di svariati accorti, sia multilaterali che bilaterali, l’agenda di Putin è fittissima, è stato anticipato dal Cremlino.

Tra i partecipanti già confermati, i presidenti di Guinea-Bissau e Sudafrica. Il primo, Umaro Sissoco Embalo, presiede anche la Comunità economica degli stati dell’Africa occidentale (Ecowas), mentre il secondo, Cyril Ramaphosa, è promotore della missione di pace lanciata da diversi capi di Stato africani per la guerra in Ucraina.

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