Esteri
Primi passi governo Meloni in politica estera (oltre europeismo e atlantismo)
Di Mattia Silvestri
Medio Oriente e Africa. A queste realtà bisogna guardare per capire quali primi passi internazionali sta muovendo il governo Meloni. Oltre all’europeismo ed atlantismo già abbondantemente ribaditi prima ancora della nomina a Presidente del Consiglio ricevuta dal Presidente Mattarella.
E i segnali di Meloni su Medio Oriente e Africa sono confortanti. Soprattutto per gli osservatori interessati ad intercettare discontinuità rispetto al passato. In questo senso vanno lette le risposte ai prestigiosi messaggi di congratulazioni per la nomina giunti da tutto il mondo.
Nel ringraziare “Re Salman e Sua Altezza reale il Principe Ereditario Mohammed bin Salman” per la congratulazioni dell’Arabia Saudita dopo la sua elezione a presidente del Consiglio, il Premier Meloni ha scritto su Twitter, che “l’Italia è fortemente interessata alla stabilità in Medio Oriente e all’ulteriore cooperazione in materia di sicurezza energetica, investimenti e diritti umani”.
Stesso tono per il ringraziamento all’Egitto, da dove è arrivato il tweet del Presidente, Abdel Fattah al-Sisi. La risposta di Meloni: “Abbiamo a cuore la stabilità del Mediterraneo e del Medio Oriente e siamo determinati a rafforzare la nostra cooperazione bilaterale su temi cruciali quali la sicurezza energetica, l’ambiente e i diritti umani”.
I primi passi di Meloni premier confermano dunque l’alto valore strategico del Mediterraneo allargato in questo fase geopolitica assai dinamica.
Per rimanere al di fuori del perimetro UE, da notare come oggi Meloni si sia congratulata via Twitter col neo premier conservatore britannico Rishi Sunak: “Rafforzare le cooperazione con lui e il suo governo sulle sfide comuni, basandola sui valori comuni di libertà e democrazia”.
Primi passi, primi segnali di fumo. Chiari.