Esteri

Nato, da oggi vertice a Washington: sul summit incombe duello alla Casa Bianca

09
Luglio 2024
Di Ilaria Donatio

Si apre a Washington la tre giorni – da oggi 9 luglio a giovedì 11 – che celebrerà il 75° anniversario della creazione della Nato e che vedrà anche la fase finale dell’iter di nomina alla guida dell’Alleanza dell’ex premier olandese, Mark Rutte, al posto di Jens Stoltenberg. Il summit sarà anche l’occasione per dare il benvenuto alla Svezia, entrata a far parte dell’Alleanza lo scorso marzo, e per osservare l’esordio internazionale del nuovo primo ministro britannico, il laburista Keir Starmer. 

A partecipare anche il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, che ieri, in conferenza stampa con il premier polacco, Donald Tusk, ha detto: “Vorrei sentire dai nostri partner una risposta più forte al colpo che la Russia ha inferto ancora una volta alla nostra popolazione, alla nostra terra, ai nostri figli”. Il riferimento è all’attacco missilistico inferto ieri dalla Russia contro un ospedale pediatrico di Kiev, in cui, secondo le prime stime, sono state uccise 38 persone tra cui tre bambini.

Ucraina al centro del summit
La guerra in Ucraina è destinata a dominare il summit. Nonostante l’insistenza di Kiev e l’entusiasmo di alcuni dei suoi vicini dell’Europa orientale, l’adesione dell’Ucraina alla Nato è fuori discussione

I diplomatici a Washington sono consapevoli che Trump potrebbe scegliere di tagliare il sostegno militare a Kiev e temono uno scenario in cui la Casa Bianca in mano al leader repubblicano possa tacitamente consentire alla Russia di consolidare il proprio controllo sui territori occupati militarmente. Ecco perché sia l’Amministrazione Biden che alcuni governi in Europa stanno cercando disperatamente di garantire un sostegno ‘a prova di Trump’ all’Ucraina nel breve e medio termine.

Intanto il Cremlino fa sapere attraverso il portavoce della presidenza russa, Dmitri Peskov che intende monitorare “con la massima attenzione” il vertice.

L’Europa e gli Usa
Il potenziale ritorno dell’ex presidente Donald Trump tormenta molti degli alleati europei degli Stati Uniti ed incombe sul summit mentre crescono i dubbi sulle possibilità del presidente Joe Biden di essere rieletto: durante il suo primo mandato, Trump ha ripetutamente espresso critiche nei confronti della Nato e nel recente dibattito di Atlanta non ha chiarito se – nel caso fosse rieletto – ritirerà gli Stati Uniti dall’Alleanza.

I piani anti-Trump
I diplomatici europei stanno già preparando i piani di emergenza in vista di una futura Amministrazione Trump. Molti dubitano che gli Usa possano effettivamente ritirarsi dalla Nato, ma temono che il tycoon riduca gli impegni degli Stati Uniti nei confronti dell’Alleanza, minando l’unità transatlantica. A questi timori si aggiungono quelli legati alla fragilità di Biden, la cui candidatura alla Casa Bianca appare sempre più in bilico.

Sergey Radchenko, storico della Johns Hopkins School of Advanced International Studies ha commentato così sui social: “Queste elezioni stanno facendo più di quanto Vladimir Putin e Xi Jinping potessero sperare per screditare la democrazia americana. Sono preoccupato per l’immagine proiettata verso il mondo esterno. Non è un’immagine di leadership. È un’immagine di declino terminale”.

Borrell va al vertice Nato, rappresenta von der Leyen
L’Alto rappresentante Josep Borrell si recherà a Washington per partecipare al vertice della Nato, insieme al Presidente del Consiglio europeo Charles Michel. L’Alto rappresentante parteciperà al vertice anche a nome della Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Il vertice rappresenta un’opportunità per rafforzare il partenariato strategico Ue-Nato nel contesto dell’attuale guerra di aggressione russa contro l’Ucraina.

Francia, Macron potrebbe rinunciare a vertice Nato
Dal canto suo, secondo quanto riporta il quotidiano Le Figaro, il presidente Macron potrebbe rinunciare al vertice Nato: suoi alleati insistono perché non lasci l’Eliseo mentre sono in corso i negoziati per la formazione del nuovo esecutivo. Il timore espresso dai macronisti è che la sinistra possa cercare di imporre un nome per la guida del governo approfittando anche dell’assenza del Presidente: “La gauche troverà un accordo sul nome di un Primo ministro, e occorre organizzarsi: ma se il Presidente parte per gli Stati Uniti, da noi non accadrà nulla” ha spiegato un Ministro dell’esecutivo uscente.

Meloni, da summit Nato mi aspetto unità e sostegno a Kiev 
“La mia aspettativa è che la Nato nel suo 75mo anniversario, e in un momento storico molto particolare, mandi un grande messaggio di unità e di capacità di adattamento ad un mondo che sta cambiando”: ha detto la premier Giorgia Meloni da Washington, poco prima che si aprisse il vertice Nato. “L’Italia porta l’attenzione necessaria sul fronte sud dell’Alleanza, che è inserito al momento nelle conclusioni del vertice”, ha aggiunto Meloni spiegando che “si attende chiaramente anche il sostegno all’Ucraina”.