Esteri

Mattarella a Parigi per rinsaldare il rapporto tra i governi

07
Giugno 2023
Di Giuliana Mastri

L’asse tra Italia e Francia deve rimanere un punto fermo nella vita politica dell’Europa centrale. A questo sta lavorando il Capo dello Stato Sergio Mattarella che ieri è atterrato a Parigi per incontrare il suo omologo Emmanuel Macron. Oggi il Presidente della Repubblica ha visitato Louvre in occasione della mostra “Napoli a Parigi”, che vede 60 opere del Museo Capodimonte nella prestigiosa cornice francese. Poi i due presidenti hanno condiviso un pranzo privato, in cui sono state ammesse solo la moglie di Macron Brigitte e la figlia di Mattarella Laura.

Mattarella è arrivato a Parigi poco tempo dopo la crisi sul caso migranti tra i due Paesi e le parole offensive del primo ministro Elisabeth Borne all’indomani dell’elezione di Giorgia Meloni. Il tema dei flussi migratori ha generato e genera frizioni ineludibili. In un contesto che non è tutto bianco o nero. Nel 2022 la Francia ha arrestato e rimandato in Italia 33.000 su 40.000 migranti irregolari. Tuttavia le nostre coste sono indubbiamente quelle con i maggiori sbarchi. D’altro canto i francesi accolgono più richieste d’asilo rispetto a noi, secondo l’Eurostat dal 2008 circa 82.000 mentre Roma 51.000. La media delle richieste su 100.000 abitanti nel 2022 si equivale. Ma Parigi – dal 2008 al 2022 – ha rifiutato più richieste d’asilo di quanto abbia fatto l’Italia, nel 76% dei casi. Per entrambi il tasso di rimpatrio è basso e l’operazione molto difficile. Parigi rimpatria il 21%, noi il 18%.

Un faccia a faccia quindi quanto mai utile per ristabilire la quiete in relazioni con le quali convergere in interessi comuni. Non solo quello del contenimento dei flussi ma anche, non meno importanti, quelli sulla governance economica, in concomitanza con la riforma del Patto di Stabilità, sugli investimenti e i programmi di sviluppo europei, senza dimenticare l’esistenza del Trattato del Quirinale firmato tra Italia e Francia.

Sergio Matterella ha detto ieri, in visita a un liceo italiano di Parigi: «Lo scambio culturale tra Francia e Italia risale nel tempo. Ha dato un contributo alla cultura europea che trova comuni valori ed è fondamentale per la crescita della società. La cultura è il veicolo con cui si percorre la strada del futuro, senza cultura si rimane immobili, non c’è avanzamento sociale e storico. Non si riesce a progettare il futuro». E poi sul bilaterale: «I rapporti tra Italia Italia e Francia sono solidi e secolari: insieme abbiamo costruito l’Unione europea», esortando a essere «sempre capaci di superare le inevitabili divergenze tra governi che la costruzione dell’Europa comporta».

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