Esteri

L’Italia prende per mano la Georgia per portarla nell’Ue e isolare Mosca

07
Giugno 2022
Di Flaminia Oriani

L’asse Roma-Tblisi a sostegno dell’integrità territoriale e dell’eccellente rapporto bilaterale. Oggi, a Roma, la presidente della Georgia, Salomé Zourabichvili, è stata accolta prima al Quirinale e poi a Palazzo Chigi dai rispettivi padroni di casa. La visita di Stato sottolinea l’importanza del 30esimo anniversario delle relazioni tra Italia e Georgia.

Una collaborazione che nacque quando la Georgia acquisì l’indipendenza dall’URSS nel 1991. Una visita che, nonostante affondi le radici nella storia, risulta estremamente attuale. Da una parte per l’invasione russa che si ripercuote sul territorio georgiano; non a caso risuonano le parole del Generale Graziano al Corriere della Sera: “Le armi all’Ucraina sono anche per evitare che la Russia invada Georgia e Moldavia”.

Lavare via la storia di uno stato è difficile e come l’Ucraina aveva delle resistenze in alcune aree, così anche la Georgia. Ad oggi Mosca punta a riportare le relazioni internazionali a basarsi sulle «tensioni imperialistiche» dichiara Mattarella.

Il riferimento del Presidente della Repubblica parte dal 1989 quando l’Ossezia del Sud cercò l’integrazione nella Federazione russa tramite un movimento separatista e continua con l’apertura dell’oleodotto BTC nel 2006. Mezzo di rifornimento che trasporta petrolio del Caspio da Baku in Turchia passando per il territorio georgiano.

Situazione che fece crescere le tensioni tra Mosca e Tblisi che esplosero nel 2008; la Georgia cercò di riprendere il controllo dell’Ossezia Meridionale che però godeva dell’appoggio delle truppe russe. Il conflitto venne attenuato dalla scesa in campo dell’Ue che, in qualità di mediatore, fece riconoscere l’indipendenza formale di Abhazija e dell’Ossezia del Sud a Mosca.

L’intercessione dell’Unione europea fu provvidenziale per permettere alla Georgia di abbandonare la Comunità degli Stati indipendenti. Se prima l’Ue si poteva considerare un tramite per stabilire un equilibrio interno al paese, ad oggi risulta l’altro motivo della visita di stato della Presidente Salomé Zourabichvili.

«Il rapporto di partenariato avviato tra Unione europea e Georgia richiede un’attenzione sempre maggiore, ancor più sviluppata, verso quest’area» ha detto Mattarella, soprattutto guardando all’orizzonte degli scenari che si possono prospettare per la sicurezza del Mar Nero e del Caucaso.

Quindi il sostegno dell’Italia al percorso di adesione all’Unione non è solo per la Moldavia ma si estende alla Georgia. In attesa che la Commissione europea proceda con i passaggi necessari, l’auspicio è che Mosca non allarghi le pretese su altri territori.