Esteri
La pazza corsa di Nikki Haley verso il South Carolina
Di Ambrogio Mantegazza
Il mese che ci troviamo davanti si prospetta denso di scontri sullo scenario repubblicano della politica americana. Il prossimo 24 febbraio si terranno infatti le attese primarie in South Carolina che vedranno un nuovo scontro diretto tra l’ex presidente Donald Trump e Nikki Haley, già governatrice proprio in questo stato. La loro competizione continua a segnare una divisione significativa all’interno del partito repubblicano, riflettendo un’ampia gamma di ideologie e visioni per il futuro degli Stati Uniti.
Per riassumere le puntate precedenti. Donald Trump dal 2020 ha mantenuto un nucleo solido di sostenitori e la sua campagna continua a focalizzarsi sulle politiche che aveva promosso durante la sua presidenza, tra cui una forte linea sull’immigrazione. Dall’altra parte, Nikki Haley ha offerto una visione alternativa per il partito e il paese. Con un background diverso, essendo figlia di immigrati indiani, Haley ha enfatizzato l’importanza dell’inclusività e del rinnovamento all’interno del partito.
Ma è con l’abbandono della corsa da parte di Ron De Santis, che la campagna di Nikki Haley ha subito un importante cambiamento. “Make America Sane Again”. Questo è lo slogan lanciato dall’ex ambasciatrice USA con il duplice obiettivo di raccogliere fondi (grazie al merchandise) e di infastidire il suo concorrente. La sfida per la Casa Bianca infatti, potrebbe essere tra due ottantenni o quasi, nel caso di Trump, e Nikki Haley ha deciso di focalizzare i suoi sforzi contro l’età e la lucidità dei concorrenti.
La sfida repubblicana assume ancora più interesse guardando al sondaggio di NBC News condotto tra gli elettori del caucus dell’Iowa. La maggior parte degli intervistati ha dichiarato che voteranno per l’ex presidente Donald Trump nelle elezioni generali se lui sarà il candidato del GOP, indipendentemente dal candidato che hanno sostenuto nel caucus dello scorso 15 gennaio. Ciò, ad eccezione dei sostenitori di Nikki Haley, con quasi la metà di loro — il 43% — che afferma che voterebbe per il Presidente Democratico Joe Biden piuttosto che per Trump.
La corsa alla nomination repubblicana diventa quindi sempre più accesa tra attacchi a sfondo razziale e accuse di essere “non abbastanza intelligente” o in “declino mentale”. Il 24 febbraio è dietro l’angolo e probabilmente il South Carolina sarà il capolinea della campagna di Nikki Haley ma questo non significherà che i problemi per Donald Trump saranno finiti. Per ora possiamo solo attendere e assistere allo scontro.