Esteri
La Nato sceglie la stabilità: Mark Rutte nuovo Segretario Generale
Di Paolo Bozzacchi
La scelta che ci si aspettava. In continuità e guardando alla stabilità. Dal prossimo 1 Ottobre l’olandese Mark Rutte, il premier europeo dalla carica più longeva alla guida dei Paesi Bassi dal 2010, sarà il nuovo Segretario Generale della Nato. Convinto liberale e liberista, Rutte ha portato avanti a livello nazionale politiche di rigore sui conti pubblici. “L’Alleanza è e rimarrà la pietra angolare della nostra sicurezza collettiva”, ha promesso Rutte. Nominato dai 32 Paesi membri dell’Alleanza Atlantica e molto presto dimissionario in patria. Rutte, 57 anni, sostituirà il norvegese Jens Stoltenberg, in carica da un decennio. Nel momento più delicato di sempre per la Nato.
Come è arrivata la nomina
La nomina è stata resa possibile dopo che un altro candidato, il presidente romeno, Klaus Iohannis, ha ritirato la sua candidatura. Stoltenberg avrebbe già dovuto lasciare nel 2022, ma i leader dei Paesi membri dell’Alleanza avevano prorogato il mandato prima fino a fine settembre 2023, poi visto il conflitto in Ucraina per un altro anno.
La fredda reazione di Mosca
Il capo del comitato difesa della Duma di Stato, Andrei Kartapolov: “La politica della Russia nei confronti della Nato non cambierà. La Nato è stata creata per servire gli interessi degli Stati Uniti e i funzionari della Nato sono destinati a una cosa soltanto: trasmettere al circuito esterno tutto ciò che viene detto loro da Washington. Perciò la Russia non si aspetta nulla di buono”.
Gli endorsement
“Lascio la Nato in buone mani e accolgo con gran favore la scelta”, il commento a caldo di Jens Stoltenberg. Mark è un vero atlantista, un leader forte e un creatore di consenso. Gli auguro di avere successo mentre continuiamo a rafforzare la Nato”.
“La tua leadership ed esperienza saranno cruciali per l’Alleanza durante questi tempi difficili”, chiosa la presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen. “Sono ansiosa di lavorare con Rutte per rafforzare ulteriormente il partenariato Ue-Nato”, aggiunge. “Incrollabile sostegno all’Ucraina”, ha commentato Volodymyr Zelensky, presidente ucraino. “E’ un leader forte e rispettoso dei principi che ha dimostrato risolutezza e visione in molte occasioni negli ultimi anni”, ha aggiunto Zelensky. “La cooperazione Ue-Nato è da 75 anni la pietra angolare della nostra sicurezza euro-atlantica. Non vedo l’ora di lavorare con te per rafforzare la nostra cooperazione, la nostra prontezza di difesa e aumentare le nostre capacità per affrontare le crescenti minacce e sfide alla sicurezza”, il commento del Presidente del Consiglio europeo, Charles Michel. “Lavoriamo insieme per costruire percorsi di pace; gli attuali scenari richiedono comunità di intenti e condivisione di vedute. L’Italia continuerà ad impegnarsi con determinazione per affrontare la complessa situazione internazionale”, l’auspicio del Ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto.
Il progetto Nuova Lega Anseatica e le prossime sfide
Nel 2020 Mark Rutte è stato l’ideatore e fondatore della Nuova Lega Anseatica, un’alleanza basata sulla cooperazione rafforzata tra 8 Paesi Ue del Nord Europa (Olanda, Danimarca, Finlandia, Svezia, Irlanda, Estonia, Lettonia e Lituania) basata sulla promozione del libero commercio, sul rigore sui conti pubblici e sul rifiuto di un maggior trasferimento di competenze dagli Stati membri all’Ue. Nell’ottica di sburocratizzare l’Unione europea. Anche grazie a questa iniziativa a Rutte è riconosciuto il merito di aver accreditato l’Olanda quale terzo polo di influenza dopo Germania e Francia nell’Unione europea post-Brexit. Le prossime sfide per Rutte sono da un lato quella di compattare la Nato creando consenso tra i 32 Paesi membri, garantire la sicurezza europea con il pieno appoggio degli Stati Uniti e gestire le diverse richieste di ingresso da parte di Paesi, a partire dalla stessa Ucraina, oltre a Bosnia-Erzegovina e Georgia.