Esteri

Italia e Arabia Saudita: si alza il livello della partnership strategica

27
Gennaio 2025
Di Paolo Bozzacchi

«L’Arabia Saudita è un attore chiave per la normalizzazione della questione mediorientale, per la soluzione dei due Stati». Si chiude con questa dichiarazione fortissima la visita della Premier Giorgia Meloni in Arabia Saudita. Prima a Gedda e poi ad Al-Ula, la Meloni ha avuto modo di incontrare il Principe ereditario saudita Mohammed bin Salman, accolta anche dall’Ambasciatore dell’Arabia Saudita in Italia, il Principe Faisal bin Sattam bin Abdulaziz Al Saud. La visita innalza di fatto la partnership strategica siglata dal governo Meloni con Riyadh, segue back-to-back la visita della Premier negli Stati Uniti per l’insediamento del Presidente Trump, e riafferma le direttrici strategiche della politica estera italiana in tempi di conflitti internazionali che si moltiplicano e di amministrazioni UE e USA ancora in fase di insediamento. «Oggi si apre una fase completamente nuova, una nuova era delle nostre relazioni, dove la nostra partnership diventa qualcosa di diverso, strategica nel senso che non faremo solo affari, ma ragioneremo e coopereremo insieme, da Nazionli leader nel Mediterraneo allargato. C’è differenza tra comprare e vendere qualcosa e cooperare: questo significa che dobbiamo confrontarci e ragionare insieme anche sulle nostre differenze ed essere in grado di ascoltare».  

Il ruolo centrale dell’Arabia Saudita
«Il tema della normalizzazione dei rapporti tra l’Arabia Saudita e Israele è questione chiave», ha indicato la Meloni, «una delle questioni che possono facilitare il percorso di stabilizzazione che riguarda la questione israelo-palestinese. Anche sul Libano, dove l’Arabia Saudita ha avuto un ruolo chiave nel lavoro che si sta facendo per rafforzare le istituzioni libanesi, particolarmente con l’elezione del nuovo Presidente Aoun. Per quel che riguarda la Siria, l’Arabia Saudita è un Paese impegnato alla stabilizzazione. E anche in Africa può avere e ha un ruolo molto importante di stabilizzazione e normalizzazione e sicuramente è interlocutore col quale è importante lavorare insieme».

I 10 miliardi di accordi commerciali
Leonardo, Fincantieri, Pirelli, Elettronica, Gewiss. Sono queste alcune delle almeno 20 aziende italiane protagoniste dei 10 miliardi di dollari di accordi commerciali siglati dalla Meloni durante il suo viaggio in Arabia Saudita. Capofila Sace, che ha già firmato 5 accordi per 6,6 miliardi di dollari con l’obiettivo di sostenere l’export e i rapporti commerciali e di investimento. Snam ha firmato un MoU con Acwa Power (transizione energetica) per collaborare nei settori ammoniaca e idrogeno verde. L’Ad di Leonardo, Roberto Cingolani, ha anche confermato «l’interesse molto concreto» dei Sauditi per entrare nel consorzio per la costruzione del caccia militare di sesta generazione GCAP, progetto che vede già impegnate Italia, Gran Bretagna e Giappone. Meloni indica i settori selezionati per la nuova era della partnership Italo-Saudita: «Nel settore delle infrastrutture, nella difesa, nell’agroalimentare, nella cultura». Il vicepresidente di Pirelli, Marco Tronchetti Provera, ha descritto così la joint-venture sulla produzione di pneumatici: «La fabbrica partirà nel secondo trimestre di quest’anno, ad aprile: è al 25% nostra, al 75% del Pif (Il Fondo Sovrano saudita), la gestione è nostra e produrrà a regime 3 milioni e mezzo di pneumatici, di cui 1,5 milioni a marchio Pirelli e il resto con un brand locale. Inizio produzione previsto per il 2027». Attiva anche Cassa Depositi e Prestiti, che ha firmato un’intesa col Fondo Sovrano Saudita, secondo la quale la locale Acwa svilupperà in collaborazione con imprese italiane dei progetti in Africa, nell’ambito del Piano Mattei