Esteri

G7 Parlamenti, Meloni: è fondamentale che rivendichino centralità

06
Settembre 2024
Di Ilaria Donatio

Al via, stamane, a Verona, il G7 dei Parlamenti che segue la tradizionale turnazione del G7 governativo ed è ospitato, con cadenza annuale, dalla Camera bassa del Paese presidente di turno del G7.

La riunione dei Presidenti – di Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti; il Presidente del Parlamento europeo e  il Presidente del Parlamento ucraino invitato come osservatore – mira a promuovere uno scambio di esperienze, opinioni ed informazioni in un mondo che cambia rapidamente. La premier Giorgia Meloni, a differenza di quanto previsto dal programma, non ha partecipato in presenza ma è intervenuta in collegamento video.

Meloni: il G7 insostituibile nella difesa della libertà
Dopo essersi complimentata con il presidente della Camera dei deputati Lorenzo Fontana, padrone di casa dell’evento in corso nella sala consiliare di palazzo del Podestà, Meloni ha salutato “tutti i presidenti della camere basse dei Paesi del G7” e “la mia amica e amica dell’Italia Roberta Metsola. Saluto il presidente della Rada ucraina Stefančuk e la presidente dell’assemblea nazionale della Tanzania e dell’Unione interparlamentare”.

Con queste parole, la premier italiana ha aperto il proprio intervento al G7 dei Parlamenti di cui ha sottolineato “valori e principi comuni” e che, ha sottolineato, “ricopre un ruolo insostituibile nella difesa della libertà e della democrazia: i governi del G7 lo esercitano seguendo l’indicazione dei rispettivi Parlamenti, dove la sovranità popolare trova la sua massima espressione”. 

Nelle “sfide” che abbiamo di fronte “è fondamentale che la politica e dunque prima di tutto proprio i Parlamenti rivendichino la propria centralità”. Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni che ha dunque sottolineato come “lo sviluppo e il rafforzamento della dimensione parlamentare del G7” rappresenti un “valore aggiunto ed è un percorso che l’Italia è orgogliosa di aver contribuito ad avviare”.

L’impegno a favore di Kiev
Sulla guerra in Ucraina, ha detto Meloni, “sono state ribadite – anche in ambito G7 – nuove risposte a sostegno della nazione aggredita, per difendere un sistema basato sulle regole e la forza del diritto che garantisce tutti. È un impegno che non solo i governi ma anche i parlamenti”, ha sottolineato la premier, “hanno confermato, e proseguirà finché saranno raggiunti due obiettivi fondamentali: la fine della guerra e una pace giusta e duratura”.

“Non è rimandabile un accordo in Medio Oriente”
Rispetto al conflitto in Medio Oriente, “non è più rimandabile”, ha rimarcato Meloni, “un accordo complessivo basato sulla mediazione, alla quale hanno lavorato prima di tutti Stati Uniti, Egitto, Qatar, che prevede un cessato il fuoco a Gaza e il rilascio di tutti gli ostaggi israeliani catturati da Hamas il 7 ottobre. Come non è più rimandabile un deciso cambio di passo nell’assistenza umanitaria alla popolazione civile”. 

“Il G7, Italia in testa, è da sempre in prima linea per scongiurare una ulteriore escalation nella regione a partire dalla situazione del Libano che ci preoccupa molto – ha aggiunto -. Oggi più che mai è necessaria una soluzione politica duratura della crisi che dia un nuovo slancio alla prospettiva della soluzione dei due Stati”. 

Politica dia risposte alle sfide dell’IA
“Spetta alla politica” dare risposte alle sfide poste dall’Intelligenza artificiale, ha detto la presidente del Consiglio ricordando il messaggio lasciato da Papa Francesco in occasione del summit dei leader del G7 a Borgo Egnazia. 

“Il Santo Padre – ha spiegato la premier – ci ha ricordato che la politica serve e che la sua grandezza si mostra quando opera sulla base di grandi principi e pensando al bene comune e a lungo termine”, e che “ogni strumento tecnologico creato dall’uomo, intelligenza artificiale generativa inclusa, deve avere un’ispirazione etica che sia, cioè, ordinata al bene di ogni essere umano. È chiaramente una riflessione che io condivido a pieno”. 

“L’Intelligenza artificiale, altro non è che un grande moltiplicatore. E se è così – ha continuato Meloni -, la domanda che noi dobbiamo porci come politici è che cosa vogliamo moltiplicare con l’intelligenza artificiale?”.

Con Piano Mattei segnato un cambio di prospettiva
Il G7 sotto la presidenza italiana ha “segnato un cambio di prospettiva”: “Penso ad esempio”, ha sottolineato Meloni, “alle sinergie strategiche che abbiamo instaurato tra il piano Mattei per l’Africa dell’Italia, il Global Gateway dell’Unione Europea, la Partnership for Global Infrastructure and Investment G7 e ai nuovi strumenti finanziari che abbiamo creato con la Banca Africana di Sviluppo per sostenere lo sviluppo del continente africano”. 

Metsola: la nostra unità è fondamentale per la pace
“Condividiamo la responsabilità di lavorare per un mondo di pace e più sicuro”, di fronte alle sfide “non serve solo la determinazione individuale ma l’unità: l’importanza e rilevanza di questo gruppo non può essere sottovalutata. La sua influenza, le sue azioni, e i principi su cui le azioni si basano, servono come riferimenti globali”. Lo ha affermato la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, intervenendo al G7 dei Parlamenti, ringraziando il presidente della Camera Lorenzo Fontana per l’ospitalità, e la premier Giorgia Meloni “per la leadership eccellente nel G7 italiano”.

“Le minacce all’ordine del mondo democratico trovano terreno fertile dove c’è più bisogno di democrazia”, ha aggiunto, sottolineando l’importanza della presenza al summit, “non solo simbolica ma necessaria e giusta”, del presidente della Verkhovna Rada ucraina, Ruslan Stefanchuk: “Gli ucraini – ha rimarcato Metsola – non combattono solo per la loro sicurezza ma per noi e per i valori che condividiamo”.

Stefanchuck: grazie per sanzioni adottate contro Mosca
“Ringrazio il G7 per le misure adottate nei confronti della Russia e in particolare per il prestito da 50 miliardi di dollari che sarà finanziato attraverso i profitti generati dagli asset russi congelati”. Lo ha detto Ruslan Stefanchuck, presidente della Verkhovna Rada (il Parlamento monocamerale ucraino), nel proprio intervento. 

“La bestia non mette alla prova solo noi ma anche voi, e si nutre di incertezza, procrastinazione e paura”, ha detto Stefanchuck, per il quale la Russia “deve essere punita proprio attraverso quelle stesse regole internazionali che tanto disprezza”. Stefanchuck è tornato a chiedere l’istituzione di un tribunale speciale per i crimini di guerra commessi da Mosca. 

Le tre sessioni di lavori a porte chiuse
Tre le sessioni di lavori a porte chiuse: quella su “Sicurezza e sviluppo, nuovi equilibri geopolitici e accesso alle risorse strategiche“, quella da titolo “Il G7 per l’Africa e il Mediterraneo, le sfide comuni della stabilità e della crescita“. E, nel pomeriggio, la terza sessione dedicata a “Intelligenza artificiale, Cybersicurezza e tutela degli interessi nazionali: il ruolo dei Parlamenti nella transizione digitale”. Al termine sarà adottata la dichiarazione finale e Fontana, con un discorso conclusivo, procederà anche al passaggio di consegne della Presidenza del G7 all’omologo del Canada. In serata le delegazioni saranno all’Arena, per la partecipazione alla rappresentazione de ‘Il Barbiere di Siviglia’.

Mattarella: occasione di dialogo tra le democrazie
Ieri sera, il Capo dello Stato ha inaugurato la 22esima riunione dei presidenti delle Camere basse dei Parlamenti del G7, sottolineandone la capacità di “arricchire il calendario internazionale della diplomazia parlamentare con un’occasione di dialogo fra le democrazie, che assume, in questa fase storica, un valore determinante per il futuro delle nostre società”.

Democrazia, libertà e pace sono valori che trovano origine e tutela nelle istituzioni parlamentari”, ha sottolineato Sergio Mattarella che ha poi escluso la possibilità che i singoli paesi possano pensare di “risolvere da soli le questioni globali connesse alla crescita economica, alle sfide delle migrazioni o a quelle sempre più complesse dell’intelligenza artificiale e della sicurezza cibernetica”.

Ad accogliere il capo dello Stato nei Museo di Castelvecchio, dove si è svolta la cerimonia, sono stati il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, insieme al presidente del Veneto Luca Zaia e al sindaco di Verona Damiano Tommasi.  

Storia del G7 dei Parlamenti
La Conferenza dei Presidenti delle Camere basse dei Paesi membri del G7 – iniziativa volta a promuovere la dimensione parlamentare del G7 – è nata nel 2001 su impulso dell’allora Presidente della Camera dei deputati italiana, on. Luciano Violante. Essa risponde all’esigenza di costituire un circuito democratico della rappresentanza politica a fronte dei fenomeni connessi alla globalizzazione.

Alle riunioni sono invitati i Presidenti delle Camere di Canada, Francia, Germania, Giappone, Italia, Regno Unito e Stati Uniti; a partire dalla sessione di Berlino, nel 2008, è stato invitato a partecipare ai lavori anche il Presidente del Parlamento europeo. Dal 2022, a seguito dell’invasione russa dell’Ucraina, il Presidente del Parlamento ucraino è invitato alle riunioni come osservatore.

L’ultima e XXI Conferenza dei Presidenti delle Camere basse dei Paesi membri del G7 si è svolta dall’8 al 10 settembre 2023, a Tokyo, sotto la presidenza del Giappone.