Esteri

Europarlamento: Von der Leyen a tutto campo sul futuro dell’UE

22
Gennaio 2025
Di Paolo Bozzacchi

«Stanno cambiando le regole di ingaggio. Abbiamo a che fare con potenze di dimensioni continentali. E si impegnano tra loro basandosi principalmente sui rispettivi interessi. Questa nuova dinamica dominerà sempre di più le relazioni tra gli attori globali. Noi in Europa potremmo non apprezzare questa nuova realtà, ma dobbiamo farci i conti. I nostri valori non cambiano. Ma per difenderli, alcune cose devono cambiare». Così la Presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, nel suo intervento in plenaria all’Europarlamento sull’ultimo Consiglio europeo del 19 dicembre scorso. «Se vogliamo proteggere i nostri interessi e sostenere i nostri valori, dobbiamo essere anche economicamente forti». 

La nuova Bussola per la Competitività
«L’Europa ha tutti gli strumenti per svolgere con successo il suo ruolo nel concerto delle potenze. Abbiamo un settore privato con una lunga tradizione di innovazione. Abbiamo una forza lavoro di prima classe. Abbiamo un’infrastruttura sociale unica per proteggere le persone dai grandi rischi della vita. E abbiamo un enorme mercato unico da 450 milioni milioni di persone. Questo è il nostro porto sicuro in acque agitate, e la nostra leva più forte nei negoziati più duri. Ma la nostra Unione e il nostro mercato unico hanno bisogno di attenzione e di cura. Per noi europei la corsa globale inizia a casa. Tutti gli Stati membri sono d’accordo su questo punto. È il nocciolo della dichiarazione di Budapest sulla competitività che abbiamo concordato durante la presidenza ungherese. Ora sotto la presidenza polacca questo consenso deve trasformarsi in azione. Perciò la prossima settimana presenteremo la nostra nuova Bussola per la Competitività, che trasforma l’eccellente rapporto Draghi in azione. Sarà la stella polare della nuova Commissione e guiderà il nostro lavoro per i prossimi 5 anni. Ci poniamo tre obiettivi: primo colmare il divario innovativo con i nostri concorrenti, secondo una tabella di marcia comune per la decarbonizzazione e la competitività e terzo rafforzare la nostra resilienza economica e la sicurezza».  

Nuovo piano energetico accessibile
«I prezzi dell’energia in Europa sono ancora strutturalmente più alti di quelli degli USA o della Cina e variano in modo significativo all’interno dell’Ue. Dobbiamo abbassarli completando nel frattempo l’abbandono dei combustibili fossili russi. Sono obiettivi che devono andare di pari passo», ha fatto notare la Von der Leyen. «Dovremo investire in tecnologie energetiche pulite di nuova generazione, come la fusione, la geotermia avanzata e le batterie allo stato solido. Dobbiamo mobilitare più capitale privato per modernizzare le reti e le infrastrutture di stoccaggio, rimuovere tutti gli ostacoli che ancora si frappongono alla nostra Unione dell’energia e collegare meglio i nostri sistemi energetici puliti e a basse emissioni di carbonio».

Rinnovare la relazione con gli USA
«Con gli USA la nostra prima priorità sarà quella di impegnarci tempestivamente, discutere di interessi comuni ed essere pronti a negoziare», ha sottolineato la Presidente della Commissione europea. «Quando arriverà il momento di negoziare saremo pragmatici nel cercare un terreno comune. Resteremo comunque sempre fedeli ai nostri principi europei. Nessun’altra economia al mondo è così integrata come quelle europea ed americana. Amicizie, legami familiari, storia e cultura comuni. Questo è un aspetto che terremo sempre presente».

Le imprese europee non smettono di investire
«Per stimolare l’innovazione alla giusta scala e velocità, è necessario l’intervento del capitale privato. La buona notizia è che le aziende europee stanno già aumentando gli investimenti nell’innovazione: lo scorso anno l’industria europea ha aumentato gli investimenti in ricerca e sviluppo di quasi il 10%. Per la prima volta in 10 anni ha superato sia gli Stati Uniti che la Cina ed è tornata al secondo posto a livello globale in termini di investimenti privati totali in R&S, anche se dobbiamo recuperare un grande divario. Per favorire questo slancio abbiamo bisogno di un mercato dei capitali favorevole per le aziende e per le startup. Andando avanti lanceremo l’Unione dei risparmi e degli investimenti Ue, creeremo nuovi prodotti, nuovi incentivi per il capitale di rischio e una nuova spinta per garantire un flusso continuo di investimenti nella nostra Unione. Dobbiamo mobilitare più capitali per far prosperare il Made in Europe e l’innovazione basata sull’assunzione di rischio».