Esteri
Chi è Roberta Metsola, il nuovo Presidente del Parlamento europeo. Ecco la nuova compagine delle commissioni
Di Flavia Iannilli
Donna, giovane e maltese: la candidata del PPE Roberta Metsola è il nuovo Presidente del Parlamento Europeo. Eletta oggi, ha sorpassato le altre due donne in corsa, la svedese Alice Kunkhe (Verdi/Ale) e la spagnola Sira Rego (La Sinistra Gue). Il voto, che si è svolto dopo la toccante cerimonia di commemorazione per il Presidente David Sassoli ieri a Strasburgo, porta alla vittoria Metsola al primo turno con 458 voti su 690 votanti.
La sua elezione dimostra che, nell’Unione europea, tutti i Paesi contano compresi i più piccoli. A sottolineare la gioventù della neo Presidente è il capogruppo del PPE Manfred Weber che, dopo essersi congratulato, ha ricordato che l’elezione è avvenuta il giorno del 43esimo compleanno della Metsola.
LO SCACCHIERE DELLE COMMISSIONI
I retroscena dell’elezione vedono un PPE che, per garantirsi questa presidenza, ha negoziato con S&D e RenewEurope (RE) un accordo di metà mandato. Grazie a questo precedente confronto a S&D verrà concessa l’elezione non solo di 5 vicepresidenti, che avverrà nella giornata di domani, ma si aggiudicherà sia la Presidenza della Commissione CCC (Commissione dei Presidenti di Commissione) sia quella di una Commissione speciale sul Covid che verrà istituita a breve.
In merito alla prima clausola dell’accordo, si è conclusa, nella plenaria di Strasburgo, la prima votazione per eleggere i 14 vicepresidenti del Parlamento europeo. Nel dettaglio, sono stati eletti 9 deputati con maggioranza assoluta: Othmar Karas (536 voti), Pina Picierno Pd-S&D (527 voti), Pedro Silva Pereira S&D (517 voti), Ewa Kopacz (467 voti), Eva Kaili S&D (454), Evelyn Regner S&D (434), Rainer Wieland (432), Katarina Barley S&D (426) e Dita Charanzova (406).
Mentre a RE spetterà un riconoscimento più importante nella compagine di maggioranza, avendo negoziato 10 punti programmatici per l’ultima metà della legislatura.
Un accordo quadro che non distrugge la maggioranza Ursula e spinge il Parlamento verso un ruolo sempre più da garante in relazione dei diritti sociali dell’Unione. Un accordo che, come a fedeltà e rispetto di un testamento, riflette le volontà tutt’altro che nascoste del Presidente Sassoli.
Roberta Metsola è la terza donna a ricoprire un ruolo importante all’interno delle istituzioni europee, insieme a Lagarde e Von der Leyen. Proprio dal Presidente della Commissione europea non sono tardate ad arrivare le congratulazioni: «Il tuo duro lavoro e la tua determinazione sono fonte di ispirazione per tutti noi. Lavoreremo a stretto contatto per la ripresa dell’Ue e un futuro europeo verde, digitale e luminoso».
Su Twitter anche Carlo Calenda si congratula con la neo Presidente, facendo un particolare riferimento alle posizioni antiabortiste della Metsola che, a quanto pare, rimarranno fuori dall’agenda della Presidenza.
«La prima cosa che vorrei fare da Presidente – dichiara Metsola nel suo discorso – è raccogliere l’eredità lasciata da David Sassoli, era un combattente per l’Europa, per noi e per questo Parlamento, credeva nel potere dell’Europa di forgiare un nuovo percorso in questo mondo» In attesa di vedere a cosa porterà questo nuovo mandato, ci si affida alle parole del nuovo Presidente del Parlamento Europeo: «L’Europa è tornata, l’Europa è il futuro. Viva l’Europa».