Esteri

Budapest, Meloni alla riunione della Comunità Politica europea: di cosa si discute

07
Novembre 2024
Di Ilaria Donatio

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è arrivata stamane a Budapest, per la quinta edizione del Vertice della Comunità Politica Europea che nasce nel 2022 per offrire ai Capi di Stato e di Governo un foro di dialogo informale sui principali temi dell’agenda internazionale. Meloni è stata accolta dall’ambasciatore italiano in Ungheria, Manuel Jacoangeli e dal primo ministro ungherese Viktor Orban, e prenderà parte alla tavola rotonda in tema di migrazione presieduta dal Cancelliere austriaco, Karl Nehammer.

Chi è presente a Budapest
I capi di Stato e di governo sono riuniti alla Puskas Arena, stadio di calcio della nazionale ungherese: padrone di casa, Viktor Orban che ha accolto i suoi colleghi prima di prendere la parola alla sessione Plenaria della riunione che raccoglie 47 paesi in tutto, 27 dell’Ue accanto ai Paesi dell’orbita europea, a cominciare da chi, come l’Ucraina, la Moldavia o i Balcani Occidentali, ha intrapreso la strada per aderire all’Ue. Il format della Comunità Politica – concepito dalla presidenza francese – si configura, innanzitutto, come una risposta politica all’invasione della Russia sull’Ucraina ma, con il passare degli anni è divenuta anche una piattaforma per agevolare incontri bilaterali e multilaterali. 

Budapest, tra gli altri, sono presenti il presidente turco Recep Tayyp Erdogan, il premier britannico Keir Starmer, la appena confermata presidente moldava Maia Sandu, il presidente serbo Alexandr Vucic, il premier albanese Edi Rama, che ospiterà la sesta edizione della riunione. Tra i leader Ue manca Pedro Sanchez, per via delle alluvioni che hanno devastato la Spagna. Il cancelliere tedesco Olaf Scholz non è presente alla riunione della Comunità politica europea, a causa della crisi di governo in corso nel Paese, mentre dovrebbe partecipare alla cena con i leader Ue di questa sera e al Consiglio informale di domani.

Il programma
La riunione di oggi si articolerà in tre momenti principali: una sessione plenaria di apertura dedicata alle sfide di sicurezza con cui si confronta l’Europa; quattro tavole rotonde tematiche parallele, due dedicate ai temi della migrazione e due alla sicurezza economica; una sessione plenaria di chiusura in cui verranno riassunti i principali esiti delle discussioni intercorse nelle tavole rotonde. 

Il Vertice della Comunità Politica Europea sarà seguito dalla riunione informale del Consiglio Europeo. Stasera i leader Ue si riuniranno in una cena, presso la sede del Parlamento ungherese, sui principali temi di politica estera a partire dalle relazioni transatlantiche e dalla situazione in Georgia e Moldova.

Domani il Consiglio, presso la Puksas Arena, sarà dedicato al rilancio della competitività UE, con la partecipazione del Presidente Mario Draghi, della Presidente della BCE Christine Lagarde e del Presidente dell’Eurogruppo, Paschal Donohoe. La riunione si concluderà con l’adozione di una dichiarazione finale che focalizzerà la sua attenzione sui seguenti temi: mercato unico; investimenti e capitali; industria (compresi difesa e spazio); quadro regolatorio; ricerca e innovazione; energia; economia circolare; digitale; sociale; commercio; agricoltura, risorse.

Macron: “Svegliamoci Europa, difendiamo i nostri interessi”
Rispetto all’elezione di Donald Trump “dobbiamo essere preparati”, ha avvertito  il presidente della Francia Emmanuel Macron rivolgendosi ai circa 40 leader della Comunità Politica europea. “Dobbiamo scrivere noi la storia, abbiamo sistemi di difesa sofisticati, abbiamo sistemi tecnologici. Se decidiamo di essere consapevoli di quello che siamo, noi siamo una potenza enorme, nessun mercato è unito dai valori come il nostro. Se ci svegliamo, difendiamo i nostri interessi, gli interessi europei”. 

E poi: “Abbiamo due blocchi, gli Usa e la Cina, che inseguono i propri interessi. Il nostro ruolo non è commentare le elezioni americane, Trump è stato eletto dal popolo americano e difenderà gli interessi del popolo americano. È legittimo che lo faccia”, ha sottolineato Macron. “L’unica questione è che noi dobbiamo pensare agli interessi del popolo europeo“. 

“Il mondo è fatto di carnivori ed erbivori”, ha aggiunto, “se decidiamo di restare erbivori i carnivori ci mangeranno. Dobbiamo almeno essere onnivori”. Poi ha aggiunto: “In questa sala esistono sensibilità diverse ma c’è un interesse comune che abbiamo tutti, che la Russia non vinca”. 

Dichiarazione congiunta sulla Georgia
I leader di Francia, Germania e Polonia hanno invitato a “svolgere rapidamente indagini trasparenti” in Georgia sulle “numerose irregolarità” denunciate durante le elezioni legislative del 26 ottobre. “Se la Georgia non cambia rotta dimostrando sforzi concreti di riforma, non saremo in grado di sostenere l’apertura dei negoziati per l’adesione all’Ue con questo Paese”, affermano il presidente Emmanuel Macron, il cancelliere Olaf Scholz e il premier Donald Tusk in una dichiarazione congiunta.

Orban: “Immigrazione clandestina problema senza precedenti”
“L’immigrazione clandestina è un grande problema in Europa, un problema senza precedenti. L’economia globale, dopo la guerra fredda, è tornata a essere frammentata. E ci troviamo di fronte a una prospettiva molto pericolosa per il futuro, che mette in discussione il modello europeo”. Così il primo ministro ungherese, Viktor Orban, al vertice della Comunità politica europea in corso a Budapest. Tra gli elementi che rendono la situazione in Europa “difficile, complicata e piena di pericoli, il premier ha menzionato anche “la guerra di aggressione contro l’Ucraina da parte della Russia, il terrorismo, l’escalation del Vicino Oriente e i conflitti nel Nord Africa che destabilizzano l’intera regione”. 

Rutte: “Berlino continuerà a svolgere il suo ruolo, se vince Putin, minaccia anche per gli Usa”
“Sono sicuro che la Germania sarà in grado di portare avanti con successo la sua politica estera e di adempiere ai suoi obblighi di difesa”, ha detto il segretario generale della Nato, Mark Rutte, al suo arrivo al vertice della Comunità politica europea a Budapest, commentando la crisi del governo tedesco. “Olaf Scholz è un leader forte che conosco molto bene e credo che nei prossimi mesi sarà in grado di agire per garantire che la Germania svolga il suo ruolo sulla scena mondiale”, ha sottolineato.

Poi, il Segretario generale della Nato ha aggiunto che “se la Russia avesse successo in Ucraina, avremmo una Russia più coraggiosa al nostro confine, avendo guadagnato massa continentale e ottenuto l’enorme Forza di difesa dell’Ucraina, ma anche l’ingegnosità del popolo ucraino. Quindi questa sarà una minaccia non solo per l’Europa, per la parte europea della NATO, ma anche per gli Stati Uniti”.

Zelensky, grati ad alleati ma spetta a noi decidere su pace
“Ieri ho parlato con il presidente Trump, come molti di voi. È stata una conversazione positiva e produttiva” ma “nessuno può ancora sapere quali saranno le sue azioni concrete“. Lo ha affermato il presidente ucraino Voldymyr Zelensky nel suo discorso al vertice della Comunità politica europea come riporta Rbc Ukraine. “Ma speriamo – ha aggiunto – che l’America diventi più forte. Questo è il tipo di America di cui l’Europa ha bisogno. E l’America ha bisogno di un’Europa forte. Questo è un legame tra alleati che deve essere valorizzata e che non può essere perso”.

Poi ha aggiunto: “Lasciatemi sottolineare: questa guerra si sta svolgendo sul suolo ucraino. L’Ucraina è grata per tutto il supporto dei nostri partner, siamo aperti a qualsiasi idea costruttiva per raggiungere una pace giusta per il nostro paese. Ma spetta all’Ucraina decidere cosa dovrebbe e cosa non dovrebbe essere all’ordine del giorno per porre fine a questa guerra”.

Ue-Turchia: von der Leyen vede Erdogan, lavoreremo per partenariato più forte
La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha avuto in incontro bilaterale con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, a margine della riunione della Comunità politica europea. “Un partenariato Ue-Turchia più forte andrà a beneficio della nostra regione comune. Possiamo sostenere la pace, la prosperità e la sicurezza oltre i confini. E questo andrà a beneficio dei nostri popoli. Lavoriamo a stretto contatto su questo tema nei prossimi anni”, ha scritto von der Leyen su X.

E a proposito del neo-eletto presidente Usa, von der Leyen dice: “Siamo pronti a lavorare di nuovo con Donald Trump per rafforzare il legame transatlantico”.
“Collaboreremo con la nuova amministrazione Trump, ho già esperienza a lavorare con lui a seguito del suo precedente mandato”, ha aggiunto la presidente della Commissione europea. L’importante, ha detto ancora il capo dell’esecutivo Ue, “sarà analizzare insieme quali sono i nostri interessi comuni. Non esiste la legge del più forte, il ruolo del diritto è importante, è nel nostro comune interesse non permettere ai nostri vicini di vessare altri Stati, dobbiamo difendere l’integrità delle nazioni”.

Meloni risponde in diretta a sms: “Non ho diritti sindacali, sto male ma lavoro”
Piccolo siparietto, infine, che ha coinvolto, la premier Giorgia Meloni. “Come sta la premier Giorgia Meloni dopo l’influenza che l’ha costretta a rinviare l’appuntamento con i sindacati a palazzo Chigi per discutere della manovra?”. Se lo sono chiesti i conduttori di un ‘Un giorno da pecora’ Giorgio Lauro e Geppi Cucciari i quali, approfittando della presenza in trasmissione del presidente della Commissione finanze della Camera e deputato FdI, Marco Osnato, tentano di indagare sulle condizioni di salute della presidente del Consiglio. “Le scriviamo, vediamo se risponde”, afferma quindi Osnato leggendo in diretta il messaggino inviato alla leader del partito di via della Scrofa: “Sono stato costretto da quelli di ‘Un giorno da pecora’ a chiederti come stai”. Pochi minuti ed ecco arrivare la risposta della Meloni, sempre letta in diretta dal deputato: “Male in verità, ma non avendo particolari diritti sindacali sono a Budapest per il Consiglio europeo a fare il mio lavoro”.