Economia
World Economic Forum: rallenta la ripresa. Xi alfiere della cooperazione internazionale
Di Paolo Bozzacchi
La ripresa economica globale sta già rallentando. E la causa principale è la combo Omicron-Paesi senza vaccini. La seconda edizione virtuale consecutiva del World Economic Forum non permette più ai protagonisti internazionali dell’economia di alternare qualche ora di sci alle sessioni dei lavori. E anche questo fattore, forse, non contribuisce all’ottimismo. Per questo i primi segnali di fumo dalla Svizzera sono grigi. E arrivano dalla Cina.
I protagonisti
A ben guardare le guest star di Davos2022 viene da pensare: l’apertura dei lavori del World Economic Forum è stata garantita al leader cinese, Xi Jinping. Poi interverranno nomi del calibro di Janet Yellen (Segretaria al Tesoro USA), Ursula Von der Leyen (Presidente Commissione europea), Antonio Guterres (Segretario Generale ONU) e Narendra Modi (primo ministro dell’India).
Un panel altissimo, come da tradizione. Ma chi parla per primo, si sa, ha un vantaggio a livello di efficacia dei key message che vuole lanciare.
Xi Jinping: “Cooperare e distribuire i vaccini per sconfiggere la pandemia”
Il leader cinese ha lanciato per primo il sasso nello stagno del dibattito economico globale. Ecco come hanno titolato i giornali in patria la notizia del suo intervento. China Daily: “Appello di Xi per un percorso comune sulla ripresa e stabilità finanziaria”, Quotidiano del Popolo con la prima pagina che riporta il suo discorso integrale e mette in evidenza con questi titoli: “Risposte necessarie su come sconfiggere la pandemia, costruire un mondo post Covid”, “Xi sottolinea sia la conservazione ecologica sia la crescita economica”, “Xi esprime fiducia nel futuro dell’economia cinese”, “Lo sviluppo della Cina a beneficio delle persone in modo più sostanziale ed equo”.
Intanto la crescita del Dragone nel 2021 ha fatto segnare +8,1% nel 2021. Dopo il +2,3% segnato in controtendenza nell’annus horribilis 2020. Pechino ha già ripreso a correre, e si presenterà imbellettata per le Olimpiadi invernali che ospiterà a partire dal 4 febbraio.
Davos: parole chiave disuguaglianza e collaborazione
“Esperienze pandemiche radicalmente diverse hanno esacerbato le divisioni globali”, ha sottolineato il Wef nella nota di lancio dell’evento. Poi ancora: “Le disuguaglianze vaccinali, combinate con nuovi ceppi, hanno anche rallentato la ripresa economica internazionale“. “Tuttavia – come chiarisce il Global Risks Report 2022 – il Covid19 è solo una delle sfide globali critiche che potrebbero diventare ingestibili a meno che i leader mondiali non diano la priorità alla collaborazione proattiva”.
Il padrone di casa a Davos, l’economista tedesco Klaus Schwab: “Tutti sperano che nel 2022 la pandemia e le crisi che l’hanno accompagnata inizino finalmente a recedere. Ma ci aspettano grandi sfide globali, dal cambiamento climatico alla ricostruzione della fiducia e della coesione sociale. Per affrontarli, i leader dovranno adottare nuovi modelli, guardare a lungo termine, rinnovare la cooperazione e agire in modo sistematico”.
Nel Global Risks Report il Wef ha sottolineato come, nel terzo anno della pandemia, non sia il Covid ad essere in cima alle preoccupazioni internazionali ma piuttosto i rischi legati al clima, le crescenti fratture sociali e la minaccia cyber. Secondo il documento, che sarà sul tavolo dei leader mondiali al Forum, 5 dei 10 maggiori rischi per il pianeta riguardano il clima o l’ambiente.
Le sessioni
Rinnovo di un contratto sociale globale (18 gennaio); Affrontare la sfida dell’equità del vaccino (18 gennaio); Navigare nella transizione energetica (19 gennaio); Accelerare e aumentare l’innovazione climatica (19 gennaio); Metriche ESG per un futuro sostenibile (20 gennaio); Live from Space: The Next Frontier for Knowledge and Action (20 gennaio); Prospettive economiche globali (21 gennaio); Costruire la preparazione futura (21 gennaio).