Economia
Volano prezzi e inflazione: come cambiano i consumi degli Italiani
Di Paolo Bozzacchi
Torna il buon vecchio nemico dell’economia: il carovita. A gennaio l’inflazione su base annua è aumentata del 4,8%. Il livello più alto dal 1996. E sono dolori per i portafogli delle famiglie. Da quando abbiamo accolto l’euro i prezzi al consumo sono aumentati del 40,4% (fonte: Istat).
A trainare la fiammata dei prezzi sono soprattutto i beni energetici regolamentati, con un aumento mai registrato prima (+38,6% nell’ultimo anno).
Per completezza d’informazione va detto che l’impennata dei prezzi non è un fenomeno italiano. Anzi. Eurostat ha fatto sapere che nell’Eurozona l’inflazione a gennaio toccherà quota 5,1%. Dunque l’Italia si trova ancora sotto la media dei Paesi che hanno adottato l’euro.
Come cambiano i consumi italiani
In tempo di pandemia l’Istat ha dovuto aggiornare il paniere dei beni monitorati per il calcolo dell’inflazione. Significativi gli ingressi: saturimetro, test sierologico, molecolare e rapido per Covid19, psicoterapia individuale, poke take away, streaming di musica, friggitrice ad aria. Oltre a gas di città e gas naturale mercato libero, occhiali da lettura senza prescrizione medica e pane di altre farine.
Le reazioni delle associazioni di categoria
Caustica Coldiretti, che sottolinea come molte imprese agricole stiano vendendo sotto costo: “Il balzo dei beni energetici si trasferisce a valanga sui bilanci delle imprese agricole strozzate da aumenti dei costi che costringono a spegnere le serre di fiori ed ortaggi, a lasciare le barche in banchina e a tagliare le concimazioni dei terreni con il raddoppio dei costi delle semine”.
Preoccupata l’Unione Nazionale Consumatori, che parla di “rialzo stratosferico e disastroso, una Caporetto per le tasche delle famiglie”. Il Presidente Massimiliano Dona: “In appena 7 mesi l’inflazione è aumentata di 3,7 volte, per colpa dei rincari energetici, senza i quali sarebbe attorno all’1,8%”
Federdistribuzione assicura massimo impegno delle imprese ma chiama in causa il governo Draghi. Lo sottolinea il Direttore Relazioni con la Filiera e Ufficio Studi, Carlo Alberto Buttarelli: “L’effetto dell’incidenza dei beni energetici sull’aumento dell’inflazione è molto rilevante sul sistema delle imprese e sulle famiglie. Necessario un intervento del governo”.