Economia
Upa24, pubblicità a +4,2% e nascita di nuove ‘Audi’. Il rapporto con gli Over the top
Di Redazione
«Prevediamo una crescita del mercato pubblicitario del 4,2% quest’anno, nel complesso della pubblicità, con un valore che supererà i 10 miliardi investiti e con un completamento dei mezzi estremamente interessante. Per la prima volta da tanti anni, i mezzi tradizionali crescono di più dei mezzi digitali, il che vuol dire che il sistema tradizionale ha interpretato appieno i cambiamenti in corso, e ha metabolizzato la deriva digitale del mercato». Lo ha detto Lorenzo Sassoli de Bianchi, presidente di Upa (Utenti pubblicità associati), in occasione della conferenza stampa Upa24 a Milano. «Questi 17 anni sono stati più di un secolo dal punto di vista digitale – ha aggiunto – e i prossimi 17 saranno come due secoli. Siamo agli inizi di un cambiamento tecnologico e di innovazione che sarà radicale e complicato da gestire».
Come va nei diversi comparti
La radio «sta funzionando benissimo, la televisione «cresce più del 4%, mentre l’outdoor cresce a doppia cifra, con grande sforzo di editori e concessionarie che stanno arricchendo gli spazi urbani con video wall eccetera. L’Influencer marketing cresce, ma è ancora un canale piccolo, vale circa 300 milioni di fatturato. Quanto all’advanced tv, sta crescendo: siamo a 200 milioni circa di smart tv in Italia e 120 milioni di schermi portatili: è il futuro e auditel sta lavorando alacremente per avere dati sempre più precisi. Inoltre, gli eventi sportivi hanno un’audience molto buona con grandi investimenti pubblicitari, non solo del calcio ma mi riferisco anche al nuovo Tomba (riferito a Jannik Sinner)», ha spiegato il presidente di Upa.
Dati positivi
Secondo Sassoli de Bianchi, «nel complesso, per il mercato pubblicitario è stato un anno molto buono che si accompagna a una inflazione che sta scendendo rapidissimamente, un’occupazione che sta aumentando e anche il turismo che sta aumentando esponenzialmente, con una crescita dei consumi. Le aree di sofferenza – ha sottolineato – sono l’esportazione verso alcuni paesi come la Germania, che è in fase recessiva, e il debito pubblico, con cui dobbiamo continuare a fare i conti. Non possiamo gridare vittoria ma è un momento positivo.
L’editoria e la misurazione degli Ott
Durante Upa24 Sassoli de Bianchi ha proseguito sulla parte dell’editoria: «Un piccolo segnale negativo riguarda l’editoria tradizionale: abbiamo il dovere di sostenere la stampa perché è garanzia di professionalità nell’informazione e quindi segno di democrazia matura. Sono successe cose spiacevoli, ad esempio che non ci sia più l’obbligo di pubblicare la pubblicità legale, che era sostegno di molti milioni al sistema editoriale. È un tema sostanziale per ciascuno di noi. Informazioni false e non verificate sono un problema molto serio, che diventa un problema anche di manipolazione da parte di terzi. Abbiamo il dovere di vigilare sulla trasprenza dell’informazione. Farò appello agli investitori perché sostengano l’editoria tradizionale Gli ‘over the top’ (‘Ott’, come Netflix e Amazon) si vogliono far misurare. Il problema che dobbiamo affrontare sono le regole di ingaggio: non possiamo avere figli e figliastri, ce lo chiede anche l’Agcom. Per quanto riguarda gli Ott, «gli investitori hanno la casa madre lontana dall’Italia, e devono capire il nostro sistema di rilevazione, che è complesso e molto avanzato. Siamo molto contenti se si fanno misurare, ma è chiaro che le regole devono essere le stesse per tutti».
Recuperare la pubblicità legale
Andrea Riffeser Monti, presidente della Federazione Italiana Editori Giornali, a margine della conferenza stampa Upa24, ha rilevato: «Credo che si possa lavorare per tornare alla pubblicità legale. Tenteremo. È talmente assurda la situazione con le aste che vanno deserte. Nessuno sa più niente. Faremo una relazione al ministro molto precisa in cui dimostreremo che questa norma va a detrimento della trasparenza degli appalti, che è molto importante».
Misurare l’audience globale
«Alla fine del mese di luglio abbiamo indetto un incontro con tutti presidenti delle Audi (gli enti che monitorano la fruizione dei mezzi di comunicazione), in cui cercheremo di mettere a fattor comune tutto ciò che può essere necessario. Quando avremo un asset di ‘Audi’ riusciremo a raggiungere il sacro graal della ‘total audience’ e della ‘total campaign’. La mia relazione in assemblea Upa sarà sulla massima collaborazione, il sistema cresce solo se si collabora», ha fatto sapere Sassoli de Bianchi.
Nuove Audi e nuovo presidente
Marco Travaglia si è insediato oggi come nuovo presidente dell’Upa in occasione dell’assemblea dei soci, succedendo a Lorenzo Sassoli de Bianchi, in carica dal 2007. «È presidente anche di Audicom, quindi avremo una collaborazione molto stretta e cercherò di far in modo che si allarghi ancora in modo da mettere a fattor comune il lavoro di tutte le Audi per arrivare alla total campaign», ha commentato Sassoli de Bianchi. Il presidente uscente ha riferito che «nell’ultimo anno e mezzo sono nate due Audi. È nata Audicom (dall’unione di Audiweb e Audipress) che è in procinto di portare a termine la gara e mi aspetto che già dal 2025 cominceranno a uscire dei dati, e mi aspetto che entrino e si facciano misurare anche gli ‘over the top’; poi è nata Audiradio con presidente Martusciello il quale sta cercando di impostare delle ricerche e di inserire SDK (Software Development Kit) per una misurazione del digitale in maniera precisa, che sarà il futuro anche perché la fruizione in automobile oggi è al 70%, dunque è importante misurare la parte digitale che sta crescendo, con operatori che stanno investendo in questa direzione».