Economia

Turismo: tra riaperture e finanza green

28
Maggio 2021
Di Valentina Ricci

Il turismo internazionale per l’Italia è una risorsa imprescindibile. Vale il 10% del Pil e non potrà che ripartire grazie al recupero del comparto aereo e col supporto della cosiddetta green finance, già dimostratasi efficace come strumento. Nel pieno rispetto delle progressive indicazioni sanitarie. Di questo e molto altro si è parlato durante il digital talk “Green Finance: un catalizzatore per lo sviluppo sostenibile”, organizzato da Aeroporti di Roma e Milano Finanza e ospitato dagli UTOPIA Studios di Roma. Ospiti  del talk il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, la Presidente della Commissione Ambiente della Camera, Alessia Rotta, la Vice Ministra allo Sviluppo Economico, Alessandra Todde, il Direttore generale Enac, Alessio Quaranta e l’amministratore delegato di Aeroporti di Roma, Marco Troncone.

Giovannini ha dato il polso della situazione lato Governo: “E’ evidente che il settore del trasporto legato al turismo abbia sofferto moltissimo. Sia quello aereo che ferroviario, meno quello su gomma. Abbiamo chiesto all’Istat di fare un’indagine speciale per aiutarci a capire che cosa gli italiani pensino di fare anche in funzione dell’avanzamento della campagna vaccinale e rispetto alle scelte di mobilità tra le regioni. Il successo dei voli Covid-free ci ha spinto ad aumentare il numero di aeroporti che forniscono questo servizio. Abbiamo bisogno di seguire strettamente le indicazioni sanitarie per evitare di trovarci come l’anno scorso”.

La Todde approfondisce l’attualità della ripartenza lato Mise: “Al ministero ho riportato una parola: comprensione delle filiere e dei settori, perché se ho due, tre, quattro aziende in crisi contemporaneamente forse c’è un problema di settore, di business. Questo cambio di approccio nei tavoli delle vertenze ha fatto in modo di aiutare più contesti, perché se risolvi una crisi a cascata puoi risolverne anche delle altre. Credo che ci sarà una ripartenza forte se faremo in modo di valorizzare e rafforzare quello che è il cuore pulsante della nostra filiera produttiva, che comunque ha retto. Sono entrata al Mise a settembre 2019 e i tavoli di crisi erano 150. Dopo un anno e mezzo i tavoli sono 97, di cui 62 aperti e 35 di monitoraggio”.

La Rotta allarga la visione: “Il Pnrr ci offre un’occasione fondamentale per salvaguardare il nostro territorio e accelerare il percorso di transizione ecologica. Il Mite dovrà essere in grado di investire 40 milioni di euro al giorno per i prossimi 5 anni, ovvero 16 miliardi all’anno per grandi progetti legati alla sostenibilità”.

Troncone ammonisce: “Il settore aeroportuale è stato uno dei primi ad entrare in crisi e probabilmente sarà l’ultimo ad uscirne. L’impatto è stato severissimo, con perdite colossali. Tutto il settore aeroportuale europei ha perso circa 30 miliardi di euro e la stessa cifra è attesa per il 2021. Speriamo in una ripresa del mercato e dei consumi”. Poi aggiunge: “Svolta importante sono i corridoi Covid-tested che sono stati sperimentati già 8 mesi fa da New York e Atlanta e ora sono applicati su larga scala. E’ importante perché sono corridoi che funzionano operativamente e dal punto di vista sanitario sono linfa e ossigeno per il nostro indotto turistico. Questo porterà i turisti nelle nostre città d’arte. La risposta del mercato è stata abbastanza repentina e abbiamo già 12 collegamenti attivi e oltre 40 voli settimanali che arrivano da Stati Uniti, Canada, Giappone, Emirati Arabi. Oltre due terzi dei passeggeri che arrivano a Fiumicino sono vaccinati. Vogliamo credere con un atteggiamento di vitalità e ottimismo in una risposta positiva del mercato”. 

Poi sul green: “L’emissione Green Bond da 500 milioni di euro che ha avuto successo la utilizzeremo per un deciso sviluppo sostenibile dell’aeroporto di Fiumicino. La nostra logica di finanza sostenibile nasce già lo scorso anno con una prima emissione, con successo, da 300 milioni. Non era scontato andasse così bene, perché gli aeroporti sono visti in modo non positivo perché inquinanti, ma non è così. Il secondo step a febbraio da 500 milioni è stato mirato proprio ad evitare percezioni di greenwashing, ci impegniamo a portare risultati concreti. Azzeramento delle emissioni di Co2 entro il 2030, anticipando di 20 anni l’obiettivo fissato per il 2050 dall’UE. Su questo 90 altri aeroporti ci hanno seguito. Obiettivo da centrare in modo determinato entro i prossimi 7-10 anni e su cui saremo monitorati. In questo modo dimostriamo che si può e si deve fare una transizione ecologica nel settore ‘aviation’ e che si può volare in modo sostenibile. Così potremo meritare aiuto, supporto e risorse anche dalla politica. Sui carburanti, ad esempio, più che sull’idrogeno che ha soluzioni molto complesse e impatta sulla struttura degli aeromobili, si può lavorare con i biocarburanti, già disponibili, non inquinanti e derivato degli olii. Bisogna impostare una produzione locale, domestica e su questo è importante portare idee non solo ingegneristiche e strutturali, ma anche di policy making. Abbiamo varie idee su un set di regole che stiamo raccogliendo per consegnarle ad Enac”.

Quaranta sintetizza: “Abbiamo la necessità di riaprire i nostri cieli nel rispetto delle normative sanitarie. La volontà degli operatori internazionali c’è”.

Nei giorni dei primi arrivi dei turisti internazionali in Israele dopo oltre un anno e con la Grecia che ha già presentato la sua piattaforma per il certificato digitale europeo Covid, l’Italia è pronta a mettere a disposizione il Bel Paese di un turismo internazionale, responsabile e sostenibile. 

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