Economia
Turismo, l’Italia può vincere ma servono strategia e regole
Di Giampiero Cinelli
L’Italia è tra primi i 5 Paesi più visitati al mondo e sarà almeno al sesto posto per i prossimi 15 anni. La previsione del Rapporto 2040 sul turismo di Deloitte. Il turismo, inequivocabilmente una risorsa, ha però specialmente oggi luci ed ombre. Tra le difficoltà ci sono la massificazione e il congestionamento di aree molto determinate. Infatti, ha evidenziato Deloitte, in Italia un turista su due concentra la sua visita in sei province: Roma, Milano, Venezia, Firenze, Bolzano. Verona. Si sta parlando allora di uniformare i regolamenti, spesso divergenti tra regione e regione e la riforma della tassa di soggiorno potrebbe entrare in legge di bilancio.
Una tassa di soggiorno uguale per tutti può essere dannosa? Probabilmente no, se consideriamo che, sempre dalle previsioni, dovrebbero nascere 480.000 nuovi posti lavoro legati al turismo nei prossimi 15 anni, con un 1 miliardo di viaggi in più da qui al 2040.
Ed è Magda Antonioli, Vice Presidente della European Travel Commission, a dare a Largo Chigi (il format di Urania Tv) le ultime tendenze delle dinamiche turistiche nel nostro Paese. Fermo restano che il picco italiano è stato quello pre-Covid del 2019, nonostante la preoccupazione per l’overtourismm si nota ultimamente uno smussamento dei picchi stagionali e un incremento delle visite in alta stagione come nel mese di marzo. La quota di turisti internazionali sale, Antonioli crede che salirà ancora con la maggiore apertura per India e Cina ma anche Stati Uniti. I centri minori stanno migliorando nell’attrattività e si evidenzia, inoltre, sia una maggiore domanda di alberghi piccoli, sia la segmentazione del turismo per nuclei di interesse: dallo sport alla cultura meno istituzionale fino al lusso. Secondo la Vice Presidente queste sono proprio le tendenze che si adattano all’Italia e che il Paese deve favorire, partendo dall’obiettivo primario della destagionalizzazione.
Overtourism, più modelli la soluzione
«L’Overtouruism è da attenzionare ma questa parola a noi non piace. In pandemia e post pandemia abbiamo infatti capito l’importanza del turismo. Piuttosto pensare ai modelli di turismo, a come controllare i flussi e attrarre turismo più di qualità, destagionalizzando, Nella prossima conferenza internazionale sul turismo se ne affermerà il diritto e il bisogno di garantire accessibilità, mettendo al centro l’uomo. Per l’Italia siamo i primi ad immaginare una cabina regia che uniformi le norme, come ad esempio sul Cin (Codice unico nazionale), poi stiamo lavorando sulle classificazioni. E la tassa di soggiorno deve essere la stessa ovunque», ha detto a Largo Chigi il Deputato Gianluca Caramanna, Responsabile Turismo Fratelli D’Italia.
Allargamento e diversificazione dell’offerta
Secondo la Deputata Irene Manzi, Capogruppo PD in Commissione Cultura, «la cosa più importante è la destagionalizzazione e l’allargamento dell’offerta oltre i siti più conosciuti. Ci sono i musei ma anche un patrimonio culturale disseminato sul territorio. Serve dunque strategia, collegamenti e strutture. Overtourism? Il tema di grandi città affollate esiste e questo porta disagio, stress. La massificazione può essere evitata, coinvolgendo assolutamente le amministrazioni locali, offrendo un sistema culturale diffuso e valorizzando l’esperienza turistica. Ci sono anche esempi importanti di valorizzazione anche da parte di soggetti privati, penso ad esempio all’Associazione Dimore Storiche».
Così a Largo Chigi Gabriele Milani, Direttore Federazione Turismo Organizzato Confcommercio: «Nel concertare le policy, va ampliato il concetto di uniformità ed equità delle regole. La Direttiva pacchetti Ue per le agenzie viaggi e tour operator? Pensiamo anche al restante 85% di chi acquista servizi singoli ed è meno tutelato rispetto a chi si rivolge alle nostre imprese, imprese che hanno un Fondo Insolvenza mentre ad esempio non ce l’hanno le compagnie aeree. Oggi tra il pubblico è visto male ad esempio il non poter acquistare da parte degli operatori i voli low cost, che pesano il 60% del volato, ma va tenuto conto dei problemi per chi sta nel settore rispetto a normative che bloccano o a problemi nei rapporti con le banche dovuti alle regolamentazioni, queste le cose che danneggiano i bilanci e generano crisi, oltre al fatto che molti competitor non rispettano le regole evadendo o offrendo servizi per i quali non hanno la licenza. Se si risolve questo, il turismo organizzato può essere molto utile in termini di servizio e sostenibilità, ma allora devo citare il nuovo decreto sul turismo, che in alcuni punti non mi piace, specie riguardo agli Ncc, per noi un grande alleato».
Nella trasmissione è intervenuta anche Francesca De Falco, Country Manager di GetYourGuide Italy, la quale ha spiegato come una travel agency online possa aiutare a risolvere le disfunzioni causate dal turismo. I flussi squilibrati possono essere affrontati portando i turisti fuori dal centro, GetYourGuide l’ha fatto promuovendo a Firenze i “siti minori”, collaborando anche con i Musei Vaticani nel promuovere le ville papali. De Falco ha evidenziato poi come il tipo di promozione turistica digitale possa penetrare meglio tra gli utenti internazionali.
La puntata integrale di Largo Chigi (trasmessa su Urania Tv, canale 260)