Economia
Superbonus: aggiornata la piattaforma, ma i disagi sulle cessioni restano
Di Giampiero Cinelli
La faccenda dei bonus edilizi, e in particolare del Superbonus, è ora passata in secondo piano ma non per questo è conclusa. L’ultimo decreto del governo, infatti, approvato il 16 aprile scorso, mirava contemporaneamente a chiudere la pagina delle agevolazioni ideate da Giuseppe Conte consentendo deroghe, proroghe e sblocchi per chi non aveva ancora usufruito o ceduto i bonus.
Le associazioni in campo
Nonostante ciò nella rete di chi è coinvolto permane molta incertezza e i privati hanno difficoltà nel mettere a punto le cessioni alle banche le quali, dopo gli innumerevoli emendamenti visti negli ultimi due anni, aspettano di percepire un quadro normativo certo. Il presidente di Confedilizia Giorgio Spaziani Testa ha dichiarato ultimamente: «Tutto questo si inserisce in una fase in cui è partito formalmente l’iter in sede parlamentare della riforma fiscale e vedremo se con la riforma fiscale ci potrà essere qualche sviluppo positivo anche su questo tema. Sappiamo che nel disegno di legge delega ci sono alcuni principi riguardanti l’Irpef nei quali si dice che ci sarà un riordino di detrazione in detrazione del credito d’imposta con principi di salvezza del bene casa e degli interventi di efficientamento energetico e di miglioramento sismico, vediamo dunque se in sede di decreti attuativi di questa legge delega si potrà intervenire per fare quello che noi di Confedilizia continuiamo a dire serve fare: mettere un punto fermo e decidere per il futuro quali obiettivi si vogliono perseguire e con quali strumenti si vogliono attuare. È inutile stabilire grandi incentivi, anche superiori al 50%, 60%, 70%, quando poi sappiamo che senza strumenti come la cessione del credito in moltissimi casi non c’è la possibilità di effettuare lavori, specie in condominio».
Le precisazioni di Spaziani Testa intercettano un disagio che esiste. Il comitato “Esodati del Superbonus” che raccoglie imprenditori, famiglie e tecnici si sta battendo e manifestando, cercando interlocuzioni con la politica e gli enti. Nel loro recente comunicato dichiara: «Il blocco della cessione dei crediti non è affatto risolto e ancora oggi le imprese sono immobilizzate e sempre più in seria difficoltà. Gli esodati del Superbonus non si fermano e continuano a presenziare tutte le iniziative in cui è possibile far sentire la propria voce».
La piattaforma
Nel frattempo, dal 2 maggio l’Agenzia delle Entrate ha reso effettiva la possibilità sulla Piattaforma dedicata, della fruizione dei crediti in 10 anni (grazie alla proroga) per i crediti relativi al superbonus con comunicazioni effettuate entro il 31 marzo 2023, valido anche per il Sismabonus e bonus barriere. Nella compilazione del modello F24 andranno inseriti i codici tributo per usufruire della compensazione. In questa occasione si possono rateizzare in dieci rate, spalmandoli, anche i residui del 2022. La volontà di allungare i tempi deve essere comunicata, non si può rinunciare una volta eseguita e serve l’accesso al cassetto fiscale telematico.