Economia
Stellantis: non chiuderemo nessuno stabilimento in Italia
Di Giuliana Mastri
«Stellantis non intende chiudere nessun stabilimento in Italia, così come non ha nessuna intenzione di fare licenziamenti collettivi». Lo ha detto Giuseppe Manca, Responsabile Risorse Umane di Stellantis Italia, illustrando il piano industriale per l’Italia alla luce del tavolo di confronto col ministro Urso.
L’azienda ha reso noto che «Stellantis ha un piano per l’Italia, che è stato condiviso coi nostri partner sindacali, e che oggi condividiamo a questo Tavolo. Entro il 2025 sarà effettuato il reshoring della 500 ibrida a Mirafiori, inoltre sarà dotata di una nuova batteria anche la versione BEV. Con un investimento di 240 milioni di euro sta nascendo il Mirafiori Automotive Park 2030, che, oltre alle carrozzerie, include lo stabilimento eDCT che attualmente occupa 852 persone rispetto alle 500 previste, 20 turni settimanali e una produzione che a regime raggiunge 600.000 unità all’anno Melfi. Grazie alla piattaforma Stella Medium, nei prossimi due anni, accanto al mantenimento di Jeep Renegade (fino al 2026) inizierà la produzione della Jeep Compass, BEV e ibrida, di due modelli DS e della nuova Lancia Gamma, che segna il ritorno del marchio in questo segmento di mercato. Un totale di cinque modelli. In particolare, nel primo quarter del 2025 uscirà la prima DS e nel terzo quarter del 2025 la nuova Jeep Compass Elettrica. Nel primo quarter del 2026 arriverà la seconda vettura DS, nel secondo quarter 2026 la Jeep Compass Ibrida e nel terzo quarter 2026 la nuova Lancia Gamma».
Per quanto riguarda lo stabilimento a «Cassino, sulla nuova piattaforma Stella Large, saranno prodotte la nuova Stelvio (2025) e la nuova Giulia (2026), in versione BEV; più un ulteriore modello negli anni successivi. La Maserati Grecale andrà oltre il 2030. Grazie anche a una normativa Euro 7 rivista, risultato per il quale ringraziamo di nuovo il Governo per la sua azione in Europa, abbiamo prolungato l’amata Panda di Pomigliano fino al 2029, data oltre la quale si sta lavorando alla possibilità di un nuovo progetto su cui ancora stiamo verificando la possibilità all’interno del Gruppo».
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, nel corso dell’incontro, ha osservato che «gli ecobonus svenano gli Stati ma non risolvono il problema. È come svuotare un oceano con dei secchielli. Quest’anno abbiamo investito un miliardo di euro di intesa con Stellantis, che aveva sostenuto che la misura avrebbe aumentato la produzione in Italia. È accaduto esattamente il contrario e quindi, come preannunciato, non la riproporremo più. Destineremo tutte le risorse del fondo, che pensiamo di aumentare nel corso della manovra, sul fronte dell’offerta, a sostegno delle imprese, soprattutto degli investimenti della filiera dell’Automotive. E proponiamo nel nostro “non paper” un piano Automotive UE con incentivi alla domanda, stabili e duraturi nel tempo, con risorse comuni destinate ai consumatori europei».