Economia
Steger (Affide): “Gli italiani possiedono un tesoro in casa e vogliono dargli valore”
Di Gianluca Lambiase
Storicamente gli italiani conservano in casa un piccolo tesoro in gioielli di alta gamma, spesso regali o cimeli di famiglia, il cui reale valore è poco conosciuto. Ognuno possiede in media 7 preziosi, ma ben 2/3 ne utilizzano meno di 5 all’anno e soltanto 1 su 5 ritiene di essere in grado di stimarne il valore. Sono questi i dati emersi da un rapporto realizzato da BVA Doxa in collaborazione con Affide.
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“Specie in questa epoca che sta vedendo il valore dell’oro crescere esponenzialmente gli italiani si stanno rendendo conto di avere un grande patrimonio in casa e vogliono valorizzarlo. Il credito su pegno è un prodotto poco noto in Italia pur essendo la forma di credito più antica, semplice e immediata che permette di valorizzare i propri gioielli senza perderne la proprietà”. Lo ha detto Rainer Steger, Direttore Generale Affide, intervistato da The Watcher Post.
Dall’analisi emerge che solo il 61% degli intervistati è a conoscenza del credito su pegno, dimostrazione della scarsa familiarità con questo servizio: “È essenziale informare i cittadini sull’esistenza e sul funzionamento di forme di finanziamento alternative al canale bancario, che possono offrire una risposta immediata alle necessità urgenti, riducendo il rischio di ricorrere a soluzioni illegali come l’usura ed evitando di incorrere in strumenti finanziari molto complessi, strutturati e poco trasparenti”.
Un dato particolarmente significativo emerso dal report è l’aumento degli italiani che scelgono di acquistare gioielli di seconda mano: il 21% ha adottato questa opzione, attratto sia dai vantaggi economici che dalla sostenibilità. Quota che risulta più elevata tra i giovani dai 18 ai 39 anni (29%). Inoltre, spicca che il 64% degli italiani vede l’acquisto di gioielli pre-loved come un’opportunità di investimento strategico, particolarmente rilevante in un contesto di incertezza economica.
Proprio l’affidabilità del credito su pegno, un servizio regolato e vigilato dalla Banca d’Italia, spinge un numero crescente di italiani a sceglierlo per trarre profitto dai propri preziosi. Il 19% degli intervistati opterebbe per questa soluzione, con un incremento di 6 punti percentuali rispetto al 2019, mentre la quota di chi si rivolgerebbe a un ‘compro oro’ è diminuita di 10 punti (45%).
“La crescente fiducia verso il credito su pegno ci motiva a investire nell’innovazione del nostro modello di servizio, puntando su trasparenza, rapidità e accessibilità” ha concluso Steger. “Le nostre aste stanno registrando sempre più numerose presenze e con iniziative come la valutazione gratuita dei gioielli e soluzioni digitali, Affide si pone sempre più come punto di riferimento nel credito su pegno e nelle aste di preziosi, unendo tradizione e modernità”.
Fotografie, riprese e montaggio a cura di Simone Zivillica
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