Economia

Da domani lo sciopero dei benzinai. Clima infuocato. La lista di chi resta aperto

23
Gennaio 2023
Di Giampiero Cinelli

Il confronto con il governo non ha convinto la categoria dei benzinai. Lo sciopero è confermato e inizierà da domani fino al 26 gennaio. Precisamente dalle 19 di martedì 24 gennaio fino alle 19 di giovedì 26 sulla rete ordinaria, dalle ore 22 del 24 alle ore 22 del 26 gennaio sulla rete autostradale. Il blocco riguarderà anche le pompe self service. Gli gli impianti gestiti direttamente dalle compagnie petrolifere almeno in modalità self service dovrebbero rimanere a disposizione dei viaggiatori. Ma quali sono? Difficile saperlo. Tuttavia è vero che, anche se il punto vendita mostra il marchio della società, la gestione può anche essere stata affidata a un soggetto privato, il quale si presume aderisca allo sciopero. Secondo una stima delle associazioni di categoria, i distributori gestiti direttamente dalle compagnie sono un numero esiguo: non oltre il 10% della rete, composta in totale da 22.654 impianti di distribuzione di carburante (dato aggiornato al 2021).

Chi non aderisce

Si sta provando a raccogliere informazioni anche sui privati che non faranno sciopero. Trattandosi il rifornimento carburante di un servizio essenziale, le sigle sindacali delle varie province possono fornire dati relativi ai non aderenti. Chi ne avesse necessità può quindi provare a contattarle o a consultare i siti delle Regioni (che hanno gli elenchi per la rete autostradale) o delle Prefetture. Ad esempio, la Regione Emilia-Romagna ha comunicato la lista di distributori della rete autostradale che durante tutto il corso dello sciopero garantiranno l’apertura: in A1 sono Arda est e ovest, Cantagallo est e ovest; in A13 Castel Bentivoglio est e ovest; in A14 La Piopppa ovest, Santerno ovest, Montefeltro ovest, Bevano ovest, Sillaro est, Medesano ovest, Tugo est, Campogalliano est. Anche la prefettura di Genova ha comunicato che 31 distributori nell’area del capoluogo ligure assicureranno il servizio. Qui invece la lista delle stazioni aperte in Lombardia. Mentre in Trentino, sulla A22 saranno disponibili da mercoledì 25 a giovedì 26 gli impianti di “Nogaredo ovest” (direzione Modena) e “Paganella est” (direzione Brennero).

I motivi dello sciopero

Nelle stazioni pare verranno affisse delle locandine contenenti i motivi della linea dura seguita. Il messaggio che già circola è questo: “Il Governo, invece di aprire al confronto sui veri problemi del settore, continua a parlare di trasparenza e zone d’ombra solo per nascondere le proprie responsabilità ed inquinare il dibattito, lasciando intendere colpe di speculazioni dei benzinai che semplicemente non esistono. Ristabilire la verità dei fatti diviene quindi prioritario, per aprire finalmente il confronto di merito”. Insomma ai benzinai proprio non è andato giù l’ordine di esporre il prezzo medio regionale del carburante, assieme a quello applicato dal gestore stesso. La norma, contenuta in un decreto poi ammorbidito con modifiche, ora parla del prezzo medio settimanale e non più giornaliero, da comunicare a ogni variazione di prezzo. La chiusura per omessa comunicazione avverrà solo dopo 4 omesse comunicazioni settimanali nell’arco di 60 giorni (e non più dopo tre violazioni senza limiti temporali anche non consecutivi). L’eventuale chiusura potrà essere da 1 a 30 giorni (prima la previsione era da 7 a 90 giorni). Le sanzioni per omessa comunicazione saranno da un minimo di 200 a un massimo di 800 euro a seconda del fatturato dell’impianto (prima raggiungevano i 6000 euro).

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