Economia

Real estate, l’Italia che va: i servizi immobiliari fatturano 40 miliardi,+45% in 10 anni

13
Novembre 2024
Di Paolo Bozzacchi

Il settore costruzioni, edilizia e attività immobiliari pesa per un quinto del Pil nazionale. E non smette di crescere. Lo sottolinea il Rapporto sulla filiera dei servizi immobiliari in Europa e in Italia, presentato da Scenari Immobiliari nel corso del primo Forum nazionale sull’industria dei servizi immobiliari in corso a Milano. Lo scorso anno il fatturato dei servizi immobiliari ha raggiunto quota 40 miliardi (+9,6%), con il fatturato medio per dipendente in crescita del 26,5%. A dimostrazione che il mercato italiano è sano, e ha ancora ampi margini di crescita.

Attività immobiliari traino del settore
È il comparto delle attività immobiliari che traina la crescita. Lo scorso anno ha fatto registrare un aumento di 50 punti base, rispetto ai 10 punti base di avanzamento delle costruzioni. Il real estate si conferma insieme a industria e commercio, il pistone del motore della crescita italiana. «Il mercato italiano», spiega Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari, «ha dimostrato e sta continuando a dimostrare solida capacità di resilienza e buona tenuta, nonostante il perdurare e il susseguirsi di sempre nuove tensioni e conflitti geopolitici. Vera rivoluzione del settore immobiliare è l’impressionante crescita delle attività al servizio non solo di una gestione più efficiente, ma anche della progettazione e vendita. L’immobile diventa un luogo intorno a cui si accentua la presenza di servizi sempre più innovativi e la tecnologia la fa da padrona».

Gli addetti in Italia
In Italia gli addetti superano il milione e mezzo (1,54 milioni), in crescita del 10,3% rispetto al 2015. Le imprese attive sono oltre mezzo milione (518mila), che rispecchiano le caratteristiche nazionali, con dimensione media molto ridotta, a soli 3 occupati per impresa nel 2023.

Gli altri principali Paesi europei
In Europa le imprese attive sono 3,4 milioni, il che significa che ogni 6,5 aziende nel Vecchio Continente una è italiana. La Germania con 2,77 milioni di occupati, 392mila imprese e oltre 7 addetti per azienda si conferma campione continentale del mercato di settore. Per occupati segue la Francia a quota 1,86 milioni. Crescita importante per gli addetti in Spagna: +29,2% tra il 2015 e il 2023, toccata quota 1,38 milioni.

Edilizia sostenibile: il futuro
«Solo attraverso una forte collaborazione tra pubblico e privato possiamo costruire città che non solo rispettino gli standard ambientali, ma che promuovano il benessere collettivo». Così il presidente di Green Building Council Italia, Fabrizio Capaccioli. «La sostenibilità non può essere limitata a pochi, ma deve diventare un diritto condiviso, un impegno collettivo per garantire un futuro vivibile per tutti. La sfida non è solo ambientale, ma anche sociale: dobbiamo costruire città che siano più umane, inclusive e realmente vicine ai bisogni delle persone. La transizione verso un’edilizia sostenibile non è solo una necessità, ma un’opportunità per trasformare le nostre città e migliorare la qualità della vita di tutti. Il futuro dell’Italia non può essere solo tecnologico, deve essere umano, sociale e inclusivo».

Articoli Correlati

Trump dazi
di Giampiero Gramaglia | 21 Dicembre 2024

Usa 2024: +46, shutdown sventato, Trump mette titoli in un trust

di Alessandro Caruso | 21 Dicembre 2024

Manovra e Consiglio Ue. Il 2024 fa sperare nella pace

Giorgia Meloni
di Redazione | 20 Dicembre 2024

Letterina a Giorgia