Economia

Pronto Moda, il settore dell’ingrosso ascoltato alla Camera

17
Settembre 2024
Di Giuliana Mastri

Esiste una moda che non corrisponde né a quella di lusso né al criticatissimo fast fashion. È il segmento del Pronto Moda, una realtà di produzione e vendita all’ingrosso rivolta solo ai commercianti titolari di partita Iva. Le realtà di Pronto Moda sono in grado di soddisfare domande in tempi rapidi, senza obbligo di programmazione, e si riuniscono in consorzi. Servono un mercato di fascia medio-bassa e restano fondamentali per la filiera.

Un esempio di questo modello è il Centro Tessile di Milano, precisamente a Cernusco sul Naviglio, un padiglione di 140mila mq, 2 km di vetrine, 20 padiglioni per 190 brand. Oggi i rappresentanti del Centro Tessile sono stati invitati alla Camera dei Deputati, su invito dell’Onorevole Fabio Petrella (FdI), per una conferenza stampa che aveva lo scopo di esporre le principali esigenze di un settore da qualche anno molto più affaticato.

Il tavolo nazionale per la moda, ha ricordato Petrella, sarà convocato a breve e dovrà considerare anche le istanze di un Pronto Moda che deve vedersela con uno scenario internazionale instabile, in cui è più difficile per tanti acquirenti stranieri di Made in Italy arrivare a Milano, di fronte a un campo d’azione che, nonostante le limitazioni attuali, è più globalizzato, sente di più l’impatto dei centri commerciali e si scontra con la vendita online, poco controllata e per certi versi avvantaggiata.

L’interesse del Centro Tessile e dei suoi colleghi è limitare, senza arrivare a vietare ovviamente, la concentrazione dei centri commerciali (anche 5 in un solo quadrante del capoluogo lombardo), sostenendo economicamente la partecipazione dei venditori alle fiere internazionali, ritenute ancora molto importanti ai fini della promozione del prodotto, più di quelle virtuali che oggi si sperimentano. Oggi le fiere comportano un maggiore dispendio; il Centro Tessile si è detto compiaciuto di quanto già fa ICE in questo senso, ma serve altro ed è stato auspicato un confronto con il presidente dell’agenzia Matteo Zoppas.

Il Pronto Moda ha inoltre bisogno di sostegni per l’internazionalizzazione e il rifacimento dei negozi. La vocazione esportatrice si auspica venga curata preparando le nuove generazioni alla valorizzazione del Made in Italy e nutrendo i rapporti con i grandi player esteri, con un riferimento particolare alla Cina che, negli ultimi tempi, ha reso sempre più agevole l’ingresso per motivi di affari.

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