Economia
Il Pnrr anche per l’emergenza energetica, ecco la proposta del Parlamento Europeo
Di Giuliana Mastri
Se si parla di un rimodellamento del Pnrr per rispondere alle attuali urgenze energetiche, gioverà sapere che in realtà qualche segnale in tal senso c’è. Proprio questo mese il Parlamento europeo ha approvato un regolamento che modifica il dispositivo di Ripresa e Resilienza, inserendo un apposito capitolo dedicato alle riforme e agli investimenti utili per diversificare l’approvvigionamento energetico. In parole povere, lo scopo è riuscire a inserire lo strumento del REPowerEU nei Pnrr.
I deputati hanno chiesto inoltre che i 20 miliardi di euro proposti dalla Commissione come ulteriori sovvenzioni, non provengano dalle quote della Riserva stabilizzatrice del mercato dell’UE, ma da un’asta anticipata delle quote di emissione nazionali, già previste nel Sistema per lo scambio delle quote di emissione dell’UE (ETS UE). Il parlamento di Bruxelles ha esortato inoltre la Commissione a integrare il finanziamento delle azioni di REPowerEU, anche utilizzando i fondi non spesi, in particolare quelli residui dal bilancio 2014-2020.
Tali sovvenzioni supplementari verrebbero distribuite ai Paesi membri tenendo conto del loro tasso di dipendenza energetica, dell’aumento dei costi energetici per le famiglie e della quota di combustibili fossili nel consumo interno lordo di energia. All’Italia dovrebbero spettare circa 2,7 miliardi aggiuntivi. Lo Stato membro dovrebbe farne richiesta, ricevendo le risorse supplementari sotto forma di sostegno finanziario a fondo perduto in gestione diretta, per migliorare le infrastrutture e l’efficienza energetica, in rispetto dei parametri contenuti nel capitolo. La posizione del Parlamento insomma è chiara, ora seguirà un ulteriore confronto con gli organi di Bruxelles e coi governi nazionali. Le nuove regole andrebbero a coprire le misure adottate dal 1º febbraio 2022.
Il convegno a Bruxelles
Questa mattina a Bruxelles ci si è confrontati in merito a tutto ciò, nell’evento organizzato dalla Regione Lombardia intitolato “REPowerEU: i Pnrr per l’autonomia strategica ed energetica”.
L’eurodeputato leghista Marco Zanni ha partecipato. Poi commentando così sui social: «Si tratta di una novità con la quale si rende possibile implementare facoltativamente il Pnrr nazionale. Come Lega abbiamo contestato, nei passaggi nelle Commissioni competenti, l’introduzione di alcune condizionalità che rendevano lo strumento meno flessibile rispetto al testo originario. Nonostante questo però, visti il momento di crisi che stiamo affrontando a livello europeo e nazionale e la dotazione di 2,7 miliardi aggiuntivi che spetterebbe all’Italia in caso di attivazione del meccanismo, abbiamo ritenuto di appoggiare il regolamento, presentando contestualmente alcuni emendamenti al testo in cui abbiamo richiesto l’inclusione del nucleare tra gli investimenti finanziabili. Continueremo a batterci su questo punto, dal momento che altre forme di approvvigionamento energetico non solo sono possibiliI, ma allevierebbero il peso sulle tasche dei cittadini e ci traghetterebbero finalmente verso l’indipendenza energetica su cui l’Ue in decenni di politiche sbagliate ha mancato».