Economia
Manovra: la linea del Governo per convincere l’Unione europea
Di Redazione
“Non è una questione di decimali, obiettivo del Governo è rilanciare la crescita e lo sviluppo.” Con queste parole si apre il comunicato stampa del Governo, diffuso nella serata di lunedì 26 novembre, a seguito dell’incontro del Presidente Conte con i vertici della Commissione europea, svoltosi a Bruxelles nella giornata di sabato scorso.
Lunedì sera, infatti, nel corso di un vertice di maggioranza a Palazzo Chigi, il Premier Conte e i Viceministri Salvini e Di Maio hanno fatto il punto circa lo status del dialogo con l’Europa in merito alla manovra economica, attualmente all’esame del Parlamento. Nel comunicato stampa diffuso a margine dell’incontro, si legge inoltre: “Confermati gli obiettivi già fissati, in particolare sulle pensioni, sul reddito di cittadinanza e sulla tutela del risparmio”. Dunque la linea del Governo non sembra cambiata molto rispetto alle ultime settimane; tuttavia i segnali di apertura con Bruxelles non mancano. A confermarlo, anche le parole di Matteo Salvini, che ha dichiarato nelle scorse ore “Non è problema di decimali, è un problema di serietà e concretezza. L’importante è confermare le riforme su pensione, lavoro e aiuti alle imprese”.
In più, nel comunicato del Governo di ieri sera, si precisa: “Per quanto riguarda il dialogo in corso con le istituzioni europee, si è convenuto di attendere le relazioni tecniche sulle proposte di riforma che hanno più rilevante impatto sociale, al fine di quantificare con precisione le spese effettive. Le somme recuperate saranno riallocate, privilegiando la spesa per investimenti, con particolare riferimento a quelle necessarie a mettere in sicurezza il territorio e a contrastare il dissesto idrogeologico". Il Governo quindi prende un po' di tempo con l’Unione europea e, parallelamente, annuncia in che modo intende riallocare le somme recuperate. Nel frattempo alla Camera sono iniziate le votazioni degli emendamenti presentati alla Legge di Bilancio e, considerata la situazione, non si esclude che possano arrivare emendamenti del Governo che provano a ricucire con Bruxelles.
Intanto, sempre in relazione alla Legge di Bilancio, questa mattina in Commissione alla Camera, il Viceministro Castelli, rispondendo ad una domanda dell’On. Prestigiacomo, ha dichiarato che vi è una volontà governativa ad affrontare il tema sugar tax (tassa sullo zucchero presente nelle bevande), ma il metodo per affrontare la questione non deve basarsi su logiche emergenziali, bensì – secondo il Viceministro – è preferibile un approccio più ponderato, che preveda anche un confronto con le parti e i consumatori. Non sarà quindi un emendamento in Legge di Bilancio a imporre la tassa e, di conseguenza, non sarà lo zucchero a fornire quella parte di risorse in più per rispondere a Bruxelles.
L’iter della manovra è iniziato da poco: abbiamo tempo per comprendere quali pieghe prenderà la prima finanziaria del governo giallo-verde.
Fabiana Nacci