Economia

Made in Italy all’insegna di innovazione e sostenibilità: al via 59 progetti finanziati dal Mics

20
Agosto 2024
Di Ilaria Donatio

Due bandi del Mics – Made in Italy Circolare e Sostenibile – hanno permesso la partenza di 59 progetti, assegnando in totale 21,5 milioni di euro a 87 imprese e 26 enti di ricerca e università che stanno innovando i settori della moda, dell’arredo e dell’automazione.

L’obiettivo? Gettare le basi di un nuovo modello di made in Italy, fondato sull’innovazione, il digitale avanzato, l’analisi dei dati, la circolarità delle materie prime, della filiera, dei processi produttivi e delle idee.

Il Sud protagonista
Il 60% dei fondi destinati da entrambi i bandi è andato al Sud e isole, e circa la metà dei progetti sarà sviluppato nel Mezzogiorno.

Il Mics – partenariato esteso tra università, centri di ricerca e imprese, finanziato dal ministero dell’Università, parte della Missione 4 del Pnrr – ha già attivato altri 77 progetti in corso sull’economia circolare e sostenibile, con una dotazione di 125 milioni di euro, in prevalenza costituiti da fondi del Pnrr ma anche – in quota inferiore – da investitori privati.

Progetti trasversali: quali ambiti?
Dei 59 progetti vincitori dei bandi, 25 possono avere una ricaduta su due o più dei tre settori (abbigliamento, arredamento e automazione), ma anche sull’automotive, l’aerospaziale, l’agroalimentare e l’agricolo. Quarantadue le imprese e 12 gli organismi di ricerca coinvolti. 

Al secondo posto, il settore abbigliamento con 22 progetti, 33 imprese e 9 organismi di ricerca coinvolti e il 36% dei finanziamenti. 

L’automazione è protagonista di sette progetti, portati avanti da sei imprese e quattro organismi di ricerca e si è aggiudicata il 14% del finanziamento. 

In coda, l’arredamento, con cinque progetti, sei imprese e quattro organismi di ricerca coinvolti e il 10% dei fondi. Sono due le aree di ricerca più co-perte: i nuovi materiali intelligenti e sostenibili, e la manifattura additiva (nelle schede i dettagli dei progetti con i punteggi più alti per i due bandi).

Alcuni progetti finanziati
C’è il progetto per creare etichette 4D e combattere la contraffazione. I pannelli solari integrati negli arredi. Tecnologie avanzate per l’integrazione uomo-macchina, volte a rendere l’ambiente di lavoro più sicuro e le mansioni meno faticose. E ancora, auricolari e cover dei pc realizzati con derivati da scarti agricoli e soluzioni di imballaggio a base vegetale alternative alla plastica, utilizzabili in modo trasversale a più settori.

Un roadshow da settembre
In partenza, il 17 settembre da Roma, un roadshow in 11 tappe dal titolo “L’innovazione in cammino. Costruiamo, tappa dopo tappa, il Made in Italy del futuro”, teso a far incontrare imprenditori, manager, ricercatori, istituzioni. 

“L’interesse a innovare è confermato dal numero e dalla qualità dei progetti attivati, così come dalla nostra attenzione alle iniziative di divulgazione dei risultati a beneficio del sistema-Paese”, dice Marco Taisch, presidente della Fondazione Mics, al Sole 24 ore. “Intendiamo mettere in contatto le competenze degli oltre 900 ricercatori che operano in Mics con le eccellenze imprenditoriali del Made in Italy presenti in tutta la Penisola. Il roadshow è uno degli strumenti”, conclude Taisch.

Quando l’innovazione incontra la tradizione sartoriale. La case history di E. Marinella.
Ci sono anche aziende che stanno contribuendo allo sviluppo del Made in Italy di eccellenza investendo autonomamente in ricerca e innovazione. Di storie ce ne sono molte. Una di quelle di maggior successo e originalità è quella legata allo storico brand di sartoria napoletana E.Marinella, che dalla collaborazione con Orange Fiber – impresa catanese che trasforma gli scarti di agrumi in vestiti – ha dato vita a “E. Marinella made with Orange Fiber”: l’esclusiva capsule collection composta da cravatte, pochette da taschino e foulard sostenibili.

Un connubio perfetto tra seta e agrumi: attraverso l’impegno per la sostenibilità e la valorizzazione del saper fare artigiano, questa collaborazione rende omaggio alle sapienti mani che hanno reso grande il Made in Italy nel mondo e all’innovazione che ne guiderà il futuro.

L’impresa siciliana, Orange Fiber, ha pensato alla realizzazione dei tessuti: si parte dalla selezione degli scarti dell’arancia e attraverso un processo innovativo si arriva a estrarre da essi una cellulosa di alta qualità, da usare poi per la filatura e per la creazione del tessuto. Qui entra in gioco l’azienda E. Marinella che si occupa del finissaggio di quel tessuto, dando così vita alla collezione di cravatte e foulard provenienti dalle bucce d’arancia. 

Iniziata a giugno 2019 con il debutto di “Centocinque” a Pitti Immagine Uomo 96, nel 2021 la collaborazione con E. Marinella ha dato vita ai cadeau ufficiali del G20 a guida italiana.

Un vero successo frutto di creazioni moda originali, innovative, raffinate e green.

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