Economia
Legge di Bilancio, Giorgetti vuole il parere di Eurogruppo e Ecofin
Di Giampiero Cinelli
È iniziato il percorso verso l’approvazione della nuova legge di bilancio. Che dovrà passare per Bruxelles. Il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti apre una settimana cruciale: oggi parteciperà alla riunione dell‘Eurogruppo (composto dai ministri dell’area euro, dai rappresentanti della Commissione, della Bce e dal direttore esecutivo del meccanismo europeo di stabilità), mentre domani sarà atteso nella riunione dell’Ecofin, con i ministri delle Finanze. Le riunioni, nell’ottica italiana, finalizzate al lasciapassare sulla manovra, manovra collegata a un piano di rientro dal debito di sette anni che il ministro vuole vedere confermato. In merito alla finanziaria intanto al via le audizioni parlamentari. Il testo dovrebbe arrivare in Parlamento il 10 novembre. Nello stesso mese Giorgetti sarà ascoltato a Montecitorio.
Si tratta della prima uscita europea del ministro leghista dopo la missione della scorsa settimana a Washington per i lavori del Fondo monetario internazionale.
«Dobbiamo essere contenti perché riusciamo a confermare il taglio della decontribuzione dei salari medio-bassi fino a 35mila euro, che quest’anno aumentiamo fino alla soglia di 40.000 euro, un patto di circa 16 miliardi. Un patto che permette di far pagare meno tasse alle famiglie che hanno più bisogno e che vuole portare anche interventi a favore delle famiglie con i figli. E tutto questo in un quadro di finanza pubblica che dopo due anni ha costruito una base di credibilità e fiducia anche a livello internazionale», ha affermato Giorgetti.
Tra le fila della maggioranza si discute ancora del concordato fiscale. I parametri non dovrebbero cambiare a meno di qualche emendamento concesso a Forza Italia. Ma il ministro ha escluso una proroga. La richiesta degli alleati consiste nell’apertura di una nuova finestra fino a fine anno per permettere di aderire al ‘patto col fisco’ a coloro che non lo hanno ancora fatto. Ad ogni modo il concordato dovrebbe portare risorse aggiuntive nelle casse dello Stato, un punto su cui c’è grande curiosità e attenzione, sebbene le opposizioni esortino a non fare troppi sogni. Oltre a stigmatizzare quello che vedono come un favore agli evasori. Attraverso le nuove entrate si spera di tagliare ulteriormente l’Irpef.
Per quanto riguarda le audizioni, si inizia oggi lunedì nell’aula delle commissioni Bilancio di Camera e Senato riunite. Già questa mattina tocca alle associazioni di categoria, professionali, delle imprese e dei consumatori. Tra gli ultimi i sindacati confederali e Confindustria. Martedì sarà la volta dei vertici di Inps, Anci, Regioni, Istat, Corte dei Conti, Banca d’Italia. Giovedì 7 novembre audizione di Giorgetti.