Economia

Istat, l’economia italiana cresce anche se a ritmo moderato

11
Settembre 2024
Di Ilaria Donatio

L’economia internazionale continua a mostrare una crescita moderata ma stabile, sostenuta dal calo dell’inflazione e da condizioni del mercato del lavoro ancora solide in molti paesi. Le prospettive per i prossimi mesi si confermano incerte. Lo scrive l’Istat nella nota sull’andamento dell’economia italiana nella quale si ricorda che nel secondo trimestre il prodotto interno lordo (Pil) italiano ha segnato un aumento dello 0,2% su base congiunturale, registrando il quarto tasso di crescita consecutivo. Prosegue, intanto, il trend crescente dell’occupazione in Italia: il numero di occupati, “per la prima volta dalla rilevazione della serie, supera i 24 milioni di unità”.

Modesto il contributo degli investimenti
Nel secondo trimestre, gli investimenti hanno contribuito positivamente (per un decimo di punto) alla crescita del Pil, registrando un incremento su base congiunturale (+0,3%) in linea con il trimestre precedente (+0,4%) ma a ritmi assai più moderati di quelli osservati nella seconda metà dello scorso anno (+1,3 e +2% rispettivamente nel terzo e quarto trimestre 2023).

Le esportazioni di beni in valore si confermano poco vivaci; continuano a ridursi le vendite dirette verso i mercati Ue. Migliora ad agosto, dopo quattro mesi di calo, la fiducia delle imprese; peggiora, dopo tre mesi di incremento, quella dei consumatori, guidata da un deterioramento di tutte le componenti dell’indice.

L’inflazione sale e rallenta il carrello della spesa
L’inflazione al consumo in Italia è stata in rialzo nei mesi estivi anche se in Italia è ancora inferiore rispetto alla media dell’area euro, sottolinea quindi l’Istat.

L’andamento tendenziale dell’indice dei prezzi al consumo armonizzato (Ipca), in leggera risalita in luglio e agosto rispetto ai mesi precedenti, è stato guidato da un rafforzamento dell’inflazione nei servizi, solo parzialmente compensato da riduzioni nel settore dei beni. La dinamica tendenziale dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic) è stata pari a 1,3% a luglio e 1,1% ad agosto (dato preliminare), in rialzo rispetto ai mesi precedenti (+0,8% nei mesi da aprile a giugno).

Il carrello della spesa si porta sotto l’1%: l’inflazione relativa al ‘carrello della spesa’, in progressivo rallentamento nei primi sei mesi dell’anno (da +5,1% in gennaio fino a +1,2% in giugno), ha evidenziato una ulteriore decelerazione negli ultimi due mesi, registrando incrementi dello 0,7% in luglio e 0,9% in agosto.

Produzione industriale in calo
La produzione industriale ha evidenziato in luglio una nuova contrazione, dopo gli incrementi nei due mesi precedenti: “In Italia, la fase di discesa dell’indice della produzione industriale, comune anche ad altri Paesi dell’Ue e particolarmente marcata in Germania, non sembra ancora conclusa”, rileva la Nota sull’andamento dell’economia.

“La diffusione della contrazione tra i settori produttivi è stata tuttavia eterogenea. A partire dal 2022 l’indicatore di diffusione per i beni strumentali, inizialmente in espansione, ha successivamente segnalato una contrazione per più del 50% dei settori. L’indice di diffusione per i beni di consumo, al contrario, a partire da gennaio 2024 ha evidenziato un incremento della quota di settori in espansione, proseguita anche nei mesi più recenti”, si aggiunge.